Croce: ” No a cittadinanza onoraria a Poroshenko”

 
 

Michele Croce, candidato sindaco del movimento Verona Pulita, attacca la decisione del sindaco di Verona, Flavio Tosi, di concedere la cittadinanza onoraria a Petro Poroshenko, presidente dell’Ucraina, nazione in cui sono stati ritrovati i capolavori rubati da Castelvecchio.

Nel 2013 il numero di richiedenti asilo in Italia era di sole 34 unità, nel 2014 invece di 2.149

“Da quanto ci risulta fra i molti richiedenti asilo e rifugiati presenti a Verona, ci sarebbero anche cittadine e cittadini ucraini riconosciuti oppositori politici di Poroshenko, accolti grazie al programma SPRAR, Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati. Ci risulta anche che le loro richieste di protezione vengano accettate nella quasi totalità dei casi considerato il pericolo di vita reale che corrono a causa del dittatore a cui il sindaco di Verona vuole concedere la cittadinanza onoraria.

Nel 2013 il numero di richiedenti asilo in Italia era di sole 34 unità, nel 2014 invece di 2.149, ovvero + seimila per cento, guarda caso da quando questo signore è in carica”.

“Poi – conclude Croce – vorremmo capire il ruolo del dittatore nel recupero delle opere d’arte. Se Tosi è a conoscenza di qualche retroscena ce lo racconti perché a noi risulta che il ritrovamento sia avvenuto grazie al grande lavoro di intelligence italiano. Io piuttosto mi occuperei di fare una telefonata al suo amico Renzi e ricordargli che Verona ha bisogno di maggiori risorse di uomini e mezzi per Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza ecc. I quadri sono stati recuperati grazie alla loro sinergia e alla loro passione, che è fatta di straordinari non pagati e di tante altre umiliazioni quotidiane”.

 
 

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