Croce a Tosi: “Verona non è ‘cosa sua’. Si dimetta”

 
 

Michele Croce, candidato sindaco del movimento Verona Pulita, chiede al sindaco di dedicarsi pure alla faccende private, ma di lasciare subito la poltrona di Primo cittadino

“I sindacati hanno confermato i nostri numeri sull’emergenza sicurezza spiegando che talvolta a Verona gira una sola volante per tutta la città; il Centro storico è stato paragonato ad una latrina; abbiamo rischiato di perdere per sempre la Fondazione Arena, abbiamo perso i fondi del Cipe per l’Arsenale e abbiamo servito a dei ladri dei capolavori mondiali su un piatto d’argento comodi da portare via. In tutto ciò il sindaco Flavio Tosi pensa al suo nuovo partito? Tutto ciò è semplicemente vergognoso”.

Michele Croce, candidato sindaco del movimento Verona Pulita, ha accolto con indignazione la notizia secondo la quale tra le principali occupazioni del sindaco Tosi ci sarebbe quella di costruire un nuovo partito con l’attuale ministro dell’Interno Alfano.

“Tosi deve capire che non può continuare a disinteressarsi della sua città come fa dal giorno dopo le elezioni. Verona non è “cosa sua”, Verona è nostra città e dopo essere stata quella dei nostri genitori sarà quella dei nostri figli. Se non ha tempo o se vuole pensare solo al suo futuro politico lo faccia pure, ma non aspetti maggio per togliere il disturbo: compia un atto d’amore per i suoi concittadini e lasci la poltrona senza aspettare le elezioni. In questo momento Verona non è governata e sono troppi i fronti scoperti: siamo in emergenza”.

 
 

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