Covid-19, Agente contagiato, chiesti tamponi per i colleghi ma il Comune non chiarisce

 
 

La comunicazione del dirigente e Comandante dei vigili di Verona, Luigi Altamura, che un agente ha contratto il covid-19, ha fatto preoccupare i due consiglieri pentastellati comunali Alessandro Gennari e Marta Vanzetto.

“Ad oggi – spiegano – i colleghi con cui ha lavorato non sono stati posti in isolamento preventivo in attesa di tampone e non sappiamo se lo faranno”.

Considerata la veloce propagazione del virus, i timori di Gennari e Vanzetto, che coscienziosamente chiedono tamponi per chiunque sia stato vicino all’Agente contagiato, paiono legittimi, soprattutto perché avanzati a tutela dell’intero comparto di polizia municipale e per osmosi dei cittadini che entrano a contatto con gli agenti.

“Per questo – continuano i 5 Stelle – pretendiamo spiegazioni dal Sindaco, perché in tale emergenza non sono ammesse leggerezze e non adottare misure di isolamento per chi è stato a contatto con i  dipendenti malati rappresenta un comportamento gravissimo”.

Non la pensa allo stesso modo l’Assessore alla Sicurezza Daniele Polato, che a stretto giro replica dichiarandosi disgustato dal comunicato dei colleghi di Palazzo Barbieri e non chiarisce se siano stati previsti tamponi per gli altri poliziotti.

“Rimango disgustato nell’apprendere quanto espresso da due consiglieri comunali che nemmeno voglio citare – spiega Polato -.

Con il sindaco ed altri colleghi, da oltre un mese, stiamo lavorando giorno e notte per far fronte a questa tragedia mondiale, mettendo a rischio la nostra salute non per compiacenza politica ma per dovere, quel dovere civico istituzionale che i veronesi ci hanno consegnato nel sceglierci per amministrare la nostra splendida Verona.

L’agente della Polizia locale colpito da Coronavirus sta da giorni combattendo con forza. L’ho sentito proprio oggi, sta meglio, è stato dimesso e non vediamo l’ora di riabbracciarlo al Comando, nella grande famiglia della Polizia Locale di Verona, che ho l’onore e responsabilità di coordinare insieme al Comandante Altamura. La Polizia locale in questo periodo sta dando prova di straordinaria efficienza e generosità.

Capisco che i due consiglieri innominabili siano colpiti dalla sindrome del consenso politico, ma i cittadini si sono già resi conto da tempo del loro spessore politico.

Stiano certi, i due consiglieri così come tutti veronesi, che sarò sempre al fianco delle donne e degli uomini della Polizia Locale, della Protezione civile e di tutti coloro che, insieme a noi, stanno lottando giorno e notte per sconfiggere l’epidemia e far sì che ciascuno possa tornare alla propria normalità, nella nostra splendida città. Lo faccio seguendo ciò che mi dice la mia coscienza, orgoglioso di poter servire la mia città, senza avere nulla di cui vergognarmi. A differenza dei due consiglieri ‘innominabili’, che purtroppo sembra non si vergognino nemmeno più di vergognarsi”.

A dar manforte all’Assessore alla Sicurezza, ci prova il collega dei Servizi Sociali Stefano Bertacco, che al disgusto aggiunge un presunto sciacallaggio dei pentastellati, che approfitterebbero della situazione per fare incetta di voti.

“Lo sciacallo è un mammifero pericoloso – precisa -, che di fronte a una sciagura tende a muoversi con uno stile codificato: prima mostra empatia, poi allunga una zampa per offrire aiuto e infine, quando l’avversario meno se lo aspetta, usa l’altra zampa per sfruttare l’occasione a suo favore.

Sono giorni drammatici per la nostra città, che da settimane attende uno spiraglio di luce che a fatica si intravede. E i due politici cosa fanno? Visto che ormai, con il loro partito, hanno perso ogni speranza di visibilità, intervengono con un comunicato che farebbe arrossire il canide sopracitato.

Ma da quale uovo di Pasqua escono? Si vergognino. Gli untori sono loro, alla ricerca spasmodica dell’errore, lasciando trasparire irregolarità, professionisti della strumentalizzazione politica ad ogni costo. Non vi fermate nemmeno di fronte ad una tragedia che coinvolge tutto il mondo.

Se alla bassezza politica ormai sono quasi rassegnato, a quella umana no. Per me non deve esistere, ma i due nani della politica dimostrano il perfetto contrario”.

Da parte del Sindaco Federico Sboarina, invece, nessun chiarimento.

 
 

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