Corte dei Conti: approvata la programmazione dei controlli per il 2021. Focus su Avanzo e Fondo pluriennale

 
 

La Corte dei Conti, Sezione delle Autonomie, con la Delibera n. 20/SEZAUT/2020/INPR, depositata il 28 dicembre, ha approvato la programmazione dei controlli per l’anno 2021 relativamente alle attività di referto al Parlamento, nonché alle attività di coordinamento delle Sezioni regionali. Avanzo di amministrazione e fondo pluriennale vincolato saranno tra le voci su cui si concentreranno le verifiche dei magistrati contabili sui conti degli enti locali.


Il programma dei controlli del 2021 sugli enti territoriali da parte della Corte dei Conti si concentrerà sulle voci di bilancio dalle copertura incerta, quali l’avanzo di amministrazione e il fondo pluriennale vincolato. Con la Deliberazione 20/2020, le Sezioni Riunite in sede di controllo della Corte dei Conti definiscono la programmazione dei controlli e delle analisi per l’anno 2021, fermo restando il ruolo centrale, nell’ambito delle attività di referto, dell’elaborazione di relazioni a carattere generale sulla finanza regionale e locale.

La Corte osserva che lo sforzo nell’affrontare la crisi pandemica si rivelerà di maggior stimolo alla ripresa economica solo se gli interventi adottati si dimostreranno efficaci prima sotto il profilo progettuale e poi sul piano attuativo. E ancor più, i progetti che saranno individuati come elegibili al finanziamento dei fondi europei del programma Next Generation EU potranno svolgere un ruolo decisivo per superare i ritardi strutturali del Paese e assicurare la sostenibilità del debito pubblico.
In questa prospettiva, l’attenzione della Corte dovrà focalizzarsi, in un primo momento,
sulla valutazione degli impatti indotti dalla crisi sui bilanci degli enti, valutando anche l’apporto delle misure adottate per ridurne gli effetti. Quindi, si dovranno inquadrare: gli aspetti della gestione economico-finanziaria aventi a riferimento la corretta finalizzazione delle risorse liberatesi per effetto delle misure di alleggerimento; la rimodulazione della spesa in ragione delle esigenze sopravvenute; la gestione della liquidità e la convenienza economica delle operazioni in debito.

Per operare in tal senso, si renderà necessario ricostruire il flusso delle risorse, proveniente
dal bilancio dello Stato verso gli enti, al fine di verificare, nelle successive fasi di gestione
il tempestivo avvio degli interventi e il rispetto delle finalizzazioni. Per tali valutazioni è necessario stabilire ex ante metodi e
criteri da applicare uniformemente da parte delle Sezioni regionali attraverso modelli
standardizzati e assicurare un impegno rilevante nell’esecuzione.

Fra i temi di maggior attualità da sviluppare in coordinamento con le Sezioni regionali
riveste particolare interesse quello della valutazione degli effetti indotti dall’emergenza Coronavirus sui bilanci degli enti territoriali. Tali effetti sulle funzioni e sull’organizzazione appaiono rilevanti, con conseguenze che coinvolgono oltre che il
piano finanziario anche il funzionamento. L’impatto investe sia il fronte della spesa, in
quanto gli enti di prossimità sono chiamati ad intervenire a tutela delle comunità, sia il
versante delle entrate, in netta flessione rispetto alle attese.
Lo scenario appare non rassicurante e dai contorni incerti, in quanto non è ancora
prevedibile il momento del ritorno alla normalità e il perdurare di questi fattori critici può ampliare l’impatto negativo e rendere ancora più difficile la tenuta del singolo ente e
dell’intero sistema di finanza locale.
Per rendere tempestivamente queste prime valutazioni non è possibile avvalersi dei dati
di rendiconto 2020, è perciò necessario utilizzare altre fonti di informazioni, basate
principalmente sui dati di cassa. (5)

Anche la tematica degli investimenti pubblici è di particolare rilevanza, considerato il ritardo infrastrutturale concentrato maggiormente in alcune zone del Paese e l’esigenza di
rilancio dell’economia dopo il periodo emergenziale. In prospettiva, è d’interesse monitorare se gli spazi finanziari, acquisiti per effetto della normativa emessa anche per fronteggiare l’emergenza e derivanti dagli avanzi pregressi per la spesa di investimento, siano stati effettivamente tradotti in maggiori possibilità di impiego per interventi pubblici di carattere infrastrutturale. A tal fine le analisi della Corte potranno valutare i risultati ottenuti dalla complessiva attività di investimento pubblico e se i risultati sono stati conformi alle attese nelle aree prioritarie su cui si è più concentrato l’intervento pubblico. (6)

Tra i temi che permangono d’interesse per gli enti territoriali, è di particolare rilevanza
l’attuazione degli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo
sostenibile. Come noto è richiesto un impegno degli Stati a definire una propria strategia di sviluppo sostenibile per il perseguimento dei 17 obiettivi dell’Agenda, coinvolgendo tutte le componenti della società, dalle imprese al settore pubblico. Nell’attuale momento, caratterizzato dall’emergenza pandemica, non solo la realizzazione degli obiettivi fissati nell’Agenda rischia di registrare un ulteriore rallentamento, ma la stessa declinazione degli obbiettivi non può che essere incisa dai riflessi degli effetti determinati dal Covid-19 sui livelli di povertà, di assistenza, di occupazione e di qualità della vita.
Assume, quindi, particolare importanza il monitoraggio delle azioni condotte a tutti i
livelli istituzionali in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030, in un’opera coordinata di
attività di controllo. (7)

In vista della realizzazione degli obiettivi del federalismo fiscale, occorre proseguire le
analisi sulla gestione della spesa con riferimento alla realizzazione di un sistema di costi standard capace di integrare i parametri di regolarità e sana gestione finanziaria.
A tal fine la legislazione affida alle Sezioni regionali di Controllo della Corte dei Conti funzioni di verifica sull’adozione di criteri di razionalizzazione della spesa degli enti territoriali, le quali esercitano anche la correlata vigilanza sull’adozione dei rimedi correttivi loro indicati e ne rimettono le risultanze alla Sezione delle autonomie, cui è affidata la funzione di redigere un apposito referto al Parlamento. (8)

Al fine di valorizzare le potenzialità offerte dal sistema di contabilità armonizzata, l’esame della Sezione delle autonomie continuerà ad appuntarsi sull’applicazione degli istituti contabili che possano impattare sulla gestione e sugli equilibri economico finanziari, ponendo in luce le differenti modalità di contabilizzazione o eventuali approcci anomali da parte degli enti.
Analoghe verifiche riguarderanno le voci di bilancio di incerta copertura, come l’avanzo
di amministrazione o il fondo pluriennale vincolato, ed ogni altro istituto contabile che possa produrre effetti espansivi della capacità di spesa a detrimento degli equilibri di parte corrente o che sia suscettivo di provocare, nel tempo, squilibri di cassa. (9)

Proseguirà, inoltre, il monitoraggio degli organismi partecipati e delle misure di
razionalizzazione periodica delle partecipazioni societarie adottate a norma dell’art. 20 del d.lgs. n. 175/2016 (con riferimento ai piani di revisione approvati al 31 dicembre 2020) al fine di verificarne gli effetti sugli equilibri di bilancio degli enti partecipanti e di valutarne l’impatto complessivo sulla finanza pubblica, anche in relazione alle misure
precedentemente adottate. Analoghe verifiche saranno assicurate con riferimento, anche, agli enti che versino in situazioni di deficitarietà strutturale e a quelli che abbiano in corso di attuazione piani di riequilibrio finanziario pluriennale o piani di rientro, per le Aziende ospedaliere o altri enti del Servizio sanitario nazionale che presentino particolari situazioni di disavanzo economico o di mancato rispetto dei parametri stabiliti per volumi, qualità ed esiti delle cure. (12)

Nell’ottica del coordinamento della finanza pubblica, la Sezione delle autonomie è chiamata, altresì, a svolgere una costante attività di orientamento nei confronti degli enti territoriali, tesa a favorire l’uniforme attuazione della legge e l’ottimizzazione delle risorse.
Per supportare l’attività nomofilattica e rendere maggiormente funzionale il sistema di
coordinamento della funzione consultiva, la Sezione ha avviato un’attività di razionalizzazione della procedura per la richiesta di pareri in materia di contabilità pubblica che tende alla creazione di una banca dati dedicata a supporto delle Sezioni regionali. Tale base informativa consentirà di avere informazioni complete e tempestive sulle istanze pervenute alle Sezioni regionali di controllo e di avere conoscenza dei casi in cui si sia verificato un contrasto interpretativo e non sia avvenuta la rimessione alla sede centrale per ricondurre a coerenza il sistema. Ciò renderà coordinati gli indirizzi e metterà le Sezioni regionali in condizione di meglio calibrare le proprie determinazioni limitando, per quanto possibile, le difformità interpretative. (13)

Alberto Speciale

 
 
Classe 1964. Ariete. Marito e padre. Lavoro come responsabile amministrativo e finanziario in una società privata di Verona. Sono persona curiosa ed amante della trasparenza. Caparbio e tenace. Lettore. Pensatore. Sognatore. Da poco anche narratore di fatti e costumi che accadono o che potrebbero accadere nella nostra città. Ex triatleta in attesa di un radioso ritorno allo sport.

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