Controlli settore extra alberghiero: recuperato mezzo milione di euro di tasse non pagate

 
 

Durante la stagione estiva, i finanzieri di Verona, hanno effettuato un’analisi di rischio che, partendo dalla rilevazione dei principali siti on line di offerte di soluzioni alloggiative extralberghiere e, successivamente, attraverso il riscontro tra queste e le soluzioni effettivamente autorizzate dagli Enti preposti, ha permesso di rilevare 65 soggetti non censiti. 

Le strutture, che non risultavano iscritte negli appositi elenchi di inizio attività (Segnalazione Certificata di Inizio Attività), sono stati oggetto di sopralluoghi ed interviste agli ospiti al fine di raccogliere la prova concreta dello svolgimento dell’attività ricettiva rispetto alla semplice offerta.

Grazie all’utilizzo di banche dati proprie del Comune di Verona, si è potuto ulteriormente procedere all’accertamento delle situazioni fiscalmente più pericolose tra tutte quelle “in offerta” a mirati approfondimenti, al momento, presso 14 esercenti.

Le operazioni, condotte in contemporanea tra la Polizia Municipale di Verona e la Guardia di Finanza per gli aspetti di rispettiva competenza, sono finalizzate alla ricostruzione del reale “giro d’affari” dei soggetti sottoposti a controllo al fine di quantificare il “reddito” dei titolari degli esercizi ed alla correttezza degli adempimenti previsti dalle autorizzazioni comunali (S.C.I.A.) e normativa di pubblica sicurezza (omessa comunicazione degli ospiti alle autorità competenti). 

Analoghi controlli, avviati già dall’anno 2015 e oggi conclusi, hanno consentito di recuperare una base imponibile sottratta a tassazione all’Erario per oltre 500.000 euro, mentre sono in corso gli approfondimenti sopracitati per le attività di controllo aperte durante i mesi estivi.

 
 

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