Consulta per gli animali: C. Tosi si dimette ma Bocchi non ci sta: “È stata sfiduciata”

 
 

L’Avv. Chiara Tosi, Coordinatrice Veneto LIPU Birdlife Italia, dichiara di essersi dimessa da Presidente della consulta comunale per il benessere degli animali.

Il perché – spiega in una nota – è da imputare alla Consigliera Laura Bocchi che “non è super partes e si fa portavoce soltanto di alcune Associazioni”.

I rapporti tesi risalirebbero all’estate scorsa quando “Bocchi non ha gradito la doverosa battaglia contro la guerra agli Alberi e ai nidi”.

“L’uscita della LIPU ha destato una grande manifestazione di solidarietà sui social, da parte di quei cittadini che pensano che le logiche di partito nulla debbono centrare con i temi universali della tutela della Natura” – dice.

“Mi auguro che la Consulta operi veramente per il benessere di tutti gli Animali, uccelli compresi” – conclude Tosi.

Dura la risposta del consigliere comunale della Lega Laura Bocchi.

Chiara Tosi non si è dimessa, è stata sfiduciata. E per fair play, le Associazioni appartenenti alla Consulta sarebbero state disposte, per non danneggiare la sua immagine, a ritirare la sfiducia in virtù di una dimissione “spontanea”.

La Consulta del Benessere Animale è stata istituita per la precisa volontà di tutela verso gli animali lavorando per la modifica del Regolamento Comunale per la Tutela degli animali che si protrae da 2 anni e che vede innumerevoli tavoli di lavoro, a cui LIPU pre Chiara Tosi ha partecipato.

La Tosi dice bugie rispetto alla sua sfiducia, rigirandola contro un’amministrazione che è stata unica a creare un consigliere delegato al benessere degli animali, costituire una commissione consiliare affari animali, e a predisporre una consulta come organo istituzionale.

Chiara Tosi non ha saputo seguire il passo di associazioni che avevano molti argomenti fattivi da portare avanti. Il suo interesse invece era altro, indirizzato a lecite uscite televisive su temi politici come il Filobus, lasciando però inascoltati gli appelli di coloro che vivono sul campo i problemi del benessere animale e vogliono invece agire ed essere motore per l’amministrazione”.

 
 

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