Consiglio Regione Veneto: approvata Risoluzione finale della Commissione d’inchiesta PFAS

 
 

La Regione Veneto ha nominato due Commissioni: una Commissione tecnica e poi una Commissione d’inchiesta. La Commissione tecnica è stata coordinata da Nicola Dell’Acqua, direttore generale dell’Arpav , in seguito nominato Commissario Straordinario.  La Commissione d’inchiesta regionale, presieduta da Manuel Brusco (M5S), è composta da nove persone, in rappresentanza di partiti o gruppi consiliari.

Ieri, 1 agosto, il dispositivo della Risoluzione è stato votato dal Consiglio regionale, a conclusione del lavoro della Commissione d’Inchiesta che ha visto una relazione di 447 pagine – che ricostruiscono la storia dell’inquinamento più esteso d’Italia, che coinvolge quasi 300 mila persone e i territori vastissimi delle province di Vicenza, Verona, Padova e Rovigo – ed impegna la Giunta Regionale “ad assumere il ruolo di coordinamento nel completamento dell’indagine per la caratterizzazione e la bonifica del sito industriale della azienda Miteni SpA di Trissino (VI), valutando l’ipotesi di chiusura del sito e fissando un preciso cronoprogramma da rendere pubblico” chiede inoltre di:

“garantire le risorse necessarie all’azione del Commissario straordinario e della Società Veneto Acque s.p.a. per la realizzazione della nuova rete di acquedotti che garantisca l’approvvigionamento alternativo di acqua destinata al consumo umano nelle aree attualmente fornite dalle reti acquedottistiche contaminate, prevedendo il collegamento al sistema idrico integrato di quelle abitazioni ancora non allacciate al sistema acquedottistico e i cui pozzi privati presentano valori superiori ai limiti cautelativi fissati dal Veneto;

a predisporre con celerità,  in stretta collaborazione con i consorzi di bonifica, il piano irriguo necessario per garantire l’adeguata portata  d’acqua priva di PFAS al settore agricolo, oltre a prevedere adeguate misure rivolte agli agricoltori della “Zona rossa agricola”, identificata sulla base dell’uso di acqua inquinata, e a confrontare i risultati delle analisi sulla matrice alimentare con le TDI definite dall’EPA, in attesa di nuove indicazioni dall’EFSA;

ad assicurare adeguate risorse umane e strumentali ad Arpav, in ordine alle analisi sulla presenza di sostanze chimiche emergenti negli scarichi industriali e al controllo delle discariche per rifiuti pericolosi e non pericolosi, al fine di accertare l’eventuale contaminazione;

a redigere, in stretta collaborazione con il settore industriale, un Piano regionale per la sostituzione dei PFAS nelle produzioni, avviando al contempo un percorso di accompagnamento tecnico delle aziende al fine di ottenere uno sviluppo innovativo per la raccolta e il trattamento differenziato dell’acqua, con lo scopo di tutelare la riserva idrica di falda e la qualità dei corsi d’acqua;

a procedere nell’azione regionale di sorveglianza sanitaria e screening, estendendola progressivamente ad ogni fascia d’età e a particolari sottogruppi  a rischio più elevato, provvedendo all’ampliamento della cosiddetta “Zona Rossa”, e definendo le strategie per la presa in carico dei soggetti esposti ai Pfas anche attraverso percorsi sperimentali coordinati con l’Istituto Superiore di Sanità;

ad aggiornare costantemente i medici di base, includendoli nella gestione del Piano di sorveglianza sanitaria, e procedere con la stesura e la distribuzione in tutta la zona colpita dalla contaminazione di un vademecum informativo regionale che svolga azione di informazione e prevenzione a favore dei cittadini delle aree colpite”.

Il dispositivo quindi prevede che la Giunta regionale si attivi:

“affinché siano celermente poste in essere le attività necessarie per salvaguardale la salute e il diritto sociale al lavoro dei lavoratori dell’impianto Miteni di Trissino (VI), a procedere con sollecitudine ed attenzione particolare alla sorveglianza sanitaria e screening della categoria sociale maggiormente esposta, rappresentata dai lavoratori occupati presso MITENI Spa, come disposto dalla delibera regionale n. 1191 del 1 agosto 2017, ad assicurare, attraverso la vigilanza sanitaria dello SPISAL, la verifica delle condizioni di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro per i lavoratori occupati presso MITENI Spa ed a promuovere iniziative a garanzia della stabilità occupazionale e di conservazione del trattamento economico e di lavoro per i lavoratori occupati presso MITENI Spa;

a promuovere un confronto con il Governo volto a fissare i limiti normativi  in ordine alla tollerabilità delle sostanze perfluoroalchiliche nelle matrici ambientali e in particolare nelle acque destinate al consumo umano, nelle more di un riconoscimento a tali fini di competenza legislativa in capo alla Regione Veneto;

a fronte della dichiarazione dello stato di emergenza con relativo stanziamento da parte del Governo precedente, a promuovere un confronto con l’attuale Governo per ottenere ulteriori stanziamenti di risorse economiche per le nuove azioni che si renderanno necessarie;

a predisporre un report semestrale della spesa pubblica sostenuta dallo Stato, dalla Regione e dagli Enti Gestori; a individuare preventivamente le azioni legali più opportune per l’ottenimento di risarcimenti in caso di fallimento dell’azienda Miteni Spa;

a dare conto con periodicità semestrale al Consiglio regionale sullo stato di attuazione dei presenti impegni ed indirizzi.”

Alberto Speciale

1° agosto, il Consiglio Regionale Veneto ha discusso il Dossier PFAS, sintesi conclusiva del lavoro realizzato dalla Commissione d’inchiesta regionale. Si tratta di 477 pagine che ricostruiscono la storia dell’inquinamento più esteso d’Italia, che coinvolge quasi 300 mila persone e i territori vastissimi delle province di Vicenza, Verona, Padova e Rovigo.

 
 
Classe 1964. Ariete. Marito e padre. Lavoro come responsabile amministrativo e finanziario in una società privata di Verona. Sono persona curiosa ed amante della trasparenza. Caparbio e tenace. Lettore. Pensatore. Sognatore. Da poco anche narratore di fatti e costumi che accadono o che potrebbero accadere nella nostra città. Ex triatleta in attesa di un radioso ritorno allo sport.

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