Consiglio regionale del Veneto: approvato il Piano triennale per la famiglia

 
 

Il Consiglio regionale del Veneto dà il via al primo programma triennale per le politiche per la famiglia. L’assemblea di palazzo Ferro Fini ha approvato, ieri 26 luglio,il piano con 34 voti a favore e 9 astenuti


La dotazione finanziaria del provvedimento, il primo in applicazione della legge quadro sulla famiglia in vigore dal 2020, ammonta a 28 milioni 790 mila euro per il primo anno, più del doppio dei 12 milioni 797 mila euro impegnati nel 2021; per il 2023 e il 2024 il programma rimanda alle disponibilità del bilancio regionale e al reperimento di ulteriori risorse.

La quota più consistente è dedicata a potenziare i servizi per la prima infanzia (15,5 mln) e a ridurre le rette di frequenza di nidi, asili e servizi per la fascia 0-6 anni (4,9 mln), nell’ottica di offrire un sostegno concreto alla natalità e alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro. Particolare attenzione viene dedicata alle famiglie fragili (5,1 mln per le amministrazioni locali che attiveranno progetti di sostegno per famiglie numerose, monoparentali, con parti plurigemellari, figli orfani) e al potenziamento dei servizi di mediazione e assistenza dei Consultori familiari (2,4 milioni).

Le risorse restanti sono dedicate allo sviluppo degli Sportelli famiglia e delle reti territoriali; a creare luoghi e di spazi di incontro-confronto tra genitori; a implementare il “fattore famiglia”, come strumento integrativo per definire le condizioni economiche e sociali del nucleo familiare; a valorizzare gli organismi di rappresentanza delle famiglie del territorio regionale. Infine il programma prevede il potenziamento della “valutazione d’impatto familiare”, per misurare gli effetti degli interventi attivati rispetto alle politiche perseguite a sostegno della famiglia.

Insieme al programma l’aula ha votato all’unanimità anche alcuni atti di indirizzo rivolti al governo regionale. Su proposta delle opposizioni, il Consiglio regionale ha impegnato la Giunta a promuovere presso gli enti locali la Family card per agevolare le famiglie a basso reddito, e a presentare un disegno di legge regionale che riconosca la figura del caregiver familiare, cioè il lavoro di assistenza e di cura che il familiare presta al congiunto non autosufficiente, in linea con la proposta di legge che prenderà forma in Parlamento.

Sempre per iniziativa dei consiglieri di opposizione, il Consiglio ha inoltre impegnato la Giunta a ridefinire il numero dei Consultori familiari e a rivederne l’accessibilità, nonché a rendere progressivamente gratuite le rette dei nidi e dei servizi socioeducativi per la prima infanzia. In precedenza l’aula aveva accolto anche un emendamento che impegna la Regione a promuovere i nidi aziendali, anche presso le strutture pubbliche. Sempre con voto unanime, l’aula ha fatto proprio l’ordine del giorno proposto dalla presidente della commissione Sanità in materia di formazione delle competenze genitoriali: l’atto di indirizzo impegna la Giunta a promuovere, in via sperimentale, l’educazione prenatale e un sistema integrato di percorsi informativi e formativi negli asili nido, fondato sull’alleanza tra genitori, educatori e insegnanti.

Il programma, che l’assessore alla sanità e al sociale ha definito ‘provvedimento cardine e strutturale nell’agenda politica della Regione’, offre anche una fotografia delle trasformazioni della famiglia in Veneto: le famiglie sono cresciute in termini numerici dell’80 per cento negli ultimi cinquant’anni nel territorio regionale, ma la loro composizione si assottiglia e si modifica. Delle 2.098.446 famiglie oggi residenti, 624 mila (pari al 31 per cento) sono composte da una sola personale famiglie tradizionali con due figli sono 717 mila (il 6% in meno rispetto al 2007), le famiglie con un solo genitore 202 mila (il 15% in più rispetto al 2007), quelle ricostituite 103 mila (in aumento del 30%), le unioni civili sono 502. Le coppie non coniugate rappresentano il 10 per cento del totale, il 60 per cento in più rispetto a dieci anni fa; le coppie senza figli sono aumentate del 10,8 per cento nell’ultimo decennio. I figli si fanno sempre più tardi e 45 coppie su 100 hanno un solo figlio. L’andamento della natalità è sempre più in flessione: nel 2019 sono nati in Veneto 33.333 bambini, 15.282 in meno rispetto ai 48.615 nati del 2008.

«Il ruolo della famiglia non solo è inalterato, come ci confermano i dati, ma è sempre più centrale. Anche di fronte ad un clima di grandi cambiamenti e di grandi preoccupazioni come quello che stiamo vivendo, la famiglia continua ad essere un protagonista sociale insostituibile, configurandosi spesso anche come ammortizzatore di eventuali carenze del sistema di welfare. Il voto del Consiglio apre definitivamente la strada a una serie di provvedimenti della Regione che, anche con modalità innovative, attivano tutta una serie di iniziative di supporto a quello che è il nucleo fondamentale della nostra comunità, secondo gli specifici obbiettivi e le priorità proposte dalla Giunta. Un intervento prezioso e strategico nel contesto di congiuntura socioeconomica di questo momento storico, conseguente a due anni di pandemia e alla crisi internazionale legata alla crisi ucraina».  

Così il Presidente della Regione del Veneto esprime la sua soddisfazione per l’approvazione data dal Consiglio Regionale al primo programma triennale di politiche per la famiglia con una dotazione finanziaria di oltre 28 milioni di euro per il primo anno.

Alberto Speciale

 
 
Classe 1964. Ariete. Marito e padre. Lavoro come responsabile amministrativo e finanziario in una società privata di Verona. Sono persona curiosa ed amante della trasparenza. Caparbio e tenace. Lettore. Pensatore. Sognatore. Da poco anche narratore di fatti e costumi che accadono o che potrebbero accadere nella nostra città. Ex triatleta in attesa di un radioso ritorno allo sport.

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here