Consiglio Provinciale: investimenti per l’istituto Giorgi e il Palazzo Scaligero

 
 

Il Consiglio Provinciale ha approvato oggi pomeriggio il rendiconto di gestione 2020 e la variazione del bilancio di previsione, con l’aggiornamento del programma triennale 2021-23 dei lavori pubblici. Le novità più rilevanti della manovra riguardano il Palazzo Scaligero e alcuni edifici scolastici di competenza dell’ente.

L’aggiornamento delle opere, infatti, ha modificato la precedente soluzione individuata per la nuova sede dell’istituto Giorgi, oggi ospitato in un edificio di proprietà del Comune di Verona in via Rismondo, in un sito non idoneo che ha portato la Provincia a cercare una collocazione differente. La prima soluzione alternativa per l’istituto, individuata a dicembre in occasione dell’approvazione del bilancio di previsione 2021-23, contemplava, per una spesa pari a 28 milioni di euro, l’ampliamento del Copernico al fine di ospitare anche il Pasoli. L’edificio di quest’ultimo, dopo un ulteriore ampliamento, avrebbe invece accolto il Giorgi.


Valutato l’ammontare cospicuo dell’investimento, il Presidente della Provincia Manuel Scalzotto aveva dato indicazione agli uffici di vagliare altre ipotesi. È stata così individuata, nei mesi scorsi, un’area da acquistare vicina al Pasoli, dove si intende costruire un nuovo edificio per il Giorgi per un impegno di spesa, inserito nella variazione approvata oggi, che è sceso da 28 a 18 milioni di euro e che rende non più necessari l’ampliamento del Copernico e lo spostamento del Pasoli stesso.

Inoltre, sempre in tema di scuole superiori, sono stati inseriti in bilancio nella seduta odierna, per il 2021, 1,4 milioni di euro per la realizzazione della palestra dell’istituto alberghiero “Carnacina” di Valeggio sul Mincio.
Queste modifiche al programma triennale dei lavori pubblici per gli istituti scolastici sono funzionali alla presentazione, entro il 30 aprile, della domanda per il finanziamento statale previsto dal Decreto 62 del 2021 del Ministero dell’Istruzione che ha attribuito alla Provincia di Verona 12,26 milioni di euro.

L’altra novità sostanziale dell’aggiornamento dell’elenco triennale dei lavori pubblici adottato dal Consiglio nella seduta odierna, riguarda il Palazzo Scaligero per il cui risanamento e restauro sono stati messi a bilancio 16 milioni di euro. La progettazione dei lavori si concluderà entro il prossimo anno, mentre l’avvio dei cantieri è in programma tra la fine del 2023 e l’inizio del 2024.
Oggi il Consiglio ha approvato, inoltre, il rendiconto di gestione 2020, che evidenzia il rispetto degli equilibri di bilancio da parte della Provincia.
L’avanzo di amministrazione risulta pari a 142,9 milioni di euro (erano 121,5 nel 2019), ma di questi, al netto dell’avanzo vincolato e di quello accantonato, i restanti 109,5 milioni sono tutti necessari per dare corso agli interventi già programmati per i prossimi anni. Sarà comunque possibile, in corso di gestione, valutare eventuali diverse necessità di finanziamento per ulteriori investimenti anche derivanti da esigenze delle società partecipate.

“Gran parte del bilancio sarà destinata a opere di sviluppo in ambito viabilistico e scolastico e alla conservazione e riqualificazione di edifici storici che sono parte fondante dell’identità della città e della provincia, quale il Palazzo Scaligero – spiega il Presidente, Manuel Scalzotto -. Il dato senz’altro più significativo riguarda i fondi effettivamente spesi per gli investimenti: passeremo dai 15 milioni del 2020 ai 25 circa di quest’anno. Ciò significa che dalle idee e dai progetti siamo arrivati, per diverse opere, alla fase dei cantieri. È un buon segnale, sia per la Provincia che per i cittadini veronesi”.

Le entrate tributarie dell’Ente sono scese dai 76,7 milioni del 2019 ai 71,9 del 2020. A incidere soprattutto l’effetto dell’emergenza Covid, ad esempio sull’Ipt, l’imposta provinciale di trascrizione sui passaggi di proprietà dei veicoli usati e sulle immatricolazioni di quelli nuovi. Contrazioni delle entrate che sono state bilanciate dai contributi erogati dallo Stato agli enti locali per far fronte alla pandemia.
Infine, il debito della Provincia di Verona è ulteriormente sceso: dai 28,5 milioni del 2019 ai 24,2 del 2020.

Contrari, in sede di votazione, al rendiconto di gestione e astenuti sulla variazione del bilancio di previsione, i Consiglieri di Insieme per Verona, Alessio Albertini e Paolo Martari: “L’avanzo di amministrazione, che continua a crescere, evidenzia un’inerzia nella gestione politica dell’Ente che riteniamo debba essere superata, come già ripetuto in precedenti occasioni. Abbiamo suggerito, negli ultimi due anni, un maggior confronto con i Comuni, con degli incontri per quadranti del territorio provinciale, al fine di avviare forme di collaborazione che permettano di spendere presto e bene i fondi a disposizione. Il nostro è un ‘no’ che vuole essere di stimolo e un invito deciso a un necessario cambio di rotta rispetto al passato”.

 
 

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here