Consiglio di Stato: PUA via Mameli, accolto il ricorso di A.S.M.A “è da evitare ogni trasformazione dello stato dei luoghi”

 
 

Il Consiglio di Stato, in sede giurisdizionale (Sezione Quarta), con l’Ordinanza N. 03176/2020 REG.PROV.CAU. – N. 03158/2020 REG.RIC. – pubblicata il 5 giugno, ha accolto il ricorso proposto dal Comitato A.S.M.A. Associazione Salute Maria Ausiliatrice, dalla Provincia Italiana Sacro Cuore degli Stimmatini, + altri 41 ricorrenti contro il Comune di Verona nei confronti della società Aldi Immobiliare Srl e della società G.I.C. Gruppo Italiano Costruzioni Srl per la riforma dell’Ordinanza cautelare del Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto n. 00029/2020 avente ad oggetto l’annullamento, previa sospensione dell’efficacia, del permesso di costruire del Comune di Verona per “Nuova costruzione in attuazione PUA Via Mameli n. 7180004 in via Mameli, via Cavalcaselle, via Failoni” (difesa avvocato Maurizio Sartori).

  Il Comitato A.S.M.A. Associazione Salute Maria Ausiliatrice, Provincia Italiana Sacro Cuore degli Stimmatini, + altri 41 ricorrenti, hanno presentato ricorso al TAR del Veneto chiedendo l’annullamento previa sospensione dell’efficacia del permesso di costruire del Comune di Verona per “Nuova costruzione in attuazione PUA Via Mameli n. 7180004 in via Mameli, via Cavalcaselle, via Failoni” e di ogni altro atto presupposto e/o connesso, ivi compresi:

  • la delibera di G.C. n. 368 del 30.11.2011 di adozione del PUA denominato via Mameli e la delibera di G.C. n. 61 del 22.02.2012 di approvazione del medesimo PUA e relativi elaborati ivi approvati;
  • in parte qua il Regolamento recante disposizioni attuative della Legge regionale n. 14 del 8 luglio 2009 e successive modifiche ed integrazioni e relativi allegati, oltre alla delibera di approvazione di Consiglio comunale n. 84 del 29.10.2009;
  • la delibera di Giunta comunale n. 242 del 22 giugno 2017;
  • la convenzione urbanistica sottoscritta il 23 novembre 2017;
  • il PdC fascicolo n. 06.02/747/2017 avente ad oggetto l’esecuzione delle opere di urbanizzazione.

Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto (Sezione Seconda) con Ordinanza n. 00029/2020, ha accolto la domanda cautelare ai soli fini della sollecita fissazione dell’udienza di merito, fissata per il giorno 22 ottobre 2020, rigettando taluni motivi addotti dai ricorrenti ritenuti infondati o insussistenti del fumus boni iuris. Mentre per alcune delle censure è stato ritenuto necessario provvedere ad un approfondimento documentale soddisfatto mediante una fissazione sollecita del merito.

Avverso l’Ordinanza cautelare n. 00029/2020 hanno proposto ricorso gli stessi ricorrenti avanti il Consiglio di Stato chiedendo la riforma dell’ordinanza cautelare del Tribunale Amministrativo Regionale per il Veneto.

Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Quarta), accoglie l’appello e per l’effetto, in parziale riforma dell’Ordinanza impugnata, sospende l’efficacia dei provvedimenti impugnati in primo grado, “(…) considerato che alcune delle questioni poste con il ricorso di primo grado, come rilevato dal TAR, necessitano dell’approfondimento proprio della sede di merito e rilevato che, nelle more, appare opportuno evitare ogni trasformazione dello stato dei luoghi”.

Alberto Speciale

 

 
 
Classe 1964. Ariete. Marito e padre. Lavoro come responsabile amministrativo e finanziario in una società privata di Verona. Sono persona curiosa ed amante della trasparenza. Caparbio e tenace. Lettore. Pensatore. Sognatore. Da poco anche narratore di fatti e costumi che accadono o che potrebbero accadere nella nostra città. Ex triatleta in attesa di un radioso ritorno allo sport.

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