Confindustria, sulla produzione preoccupano le possibili conseguenze del conflitto ucraino

 
 

L’economia veronese chiude bene il 2021, consolidando il percorso di crescita e riprendendo slancio: nel quarto trimestre dell’anno la produzione|industriale segna 10%, superando con distacco i livelli dell’anno precedente (-2%) e le performance del terzo trimestre, in cui era cresciuta a ritmi più contenuti (5,63%). E’ pari al 64% il numero di imprese che dichiara una produzione in aumento. Crescita generalizzata per le vendite, con la domanda interna che segna 13,5%, quella Ue 11,1%, mentre l’export extra Ue arriva al 7,5% colmando il gap negativo e superando il livello dello scorso anno. Balzo degli ordini con una variazione più che tripla rispetto alle|previsioni sfiorando il 12%. In linea con l’andamento generale, le imprese veronesi segnalano incrementi significativi dei prezzi delle materie prime (16% rispetto ai livelli dell’anno|scorso).

Prospettive positive, ma in rallentamento, per il primo trimestre dell’anno, con le imprese veronesi che prevedono per|la produzione in aumento del 3,9% rispetto ai primi tre mesi del 2021. I numeri di questa rilevazione ci fanno sicuramente piacere e registrano quello che nelle nostre aziende avevamo visto tutti: una netta ripresa delle attività come non si vedeva da tempo nel nostro paese-, ha commentato il presidente di Confindustria Verona, Raffaele Boscaini.

Tuttavia – ha aggiunto – il tempo per la soddisfazione non può durare che un attimo perché numerose sono le nubi che, nel frattempo, si sono addensate all’orizzonte e già per il prossimo trimestre ci|aspettiamo un indebolimento del trend di crescita-. (ANSA).

 
 

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