Concerto-brunch al Ristori domenica 25 febbraio: musica e convivio

 
 

Domenica 25 febbraio, alle ore 11.00, il teatro Ristori propone il quarto e ultimo appuntamento con i “Concerti brunch”, la nuova iniziativa concertistico-conviviale della stagione 2017-2018, con la soprano Eleonora Buratto e il pianista Nazzareno Carusi. Dopo l’ascolto che coniugherà la musica di Francesco Paolo Tosti con i versi di Gabriele D’Annunzio, si potranno gustare le specialità eno-gastronomiche proposte e condividere alcuni momenti con gli artisti, per socializzare, incontrarsi e confrontarsi.

Eleonora Buratto – che dopo questo concerto parteciperà alle celebrazioni per i 150 anni della morte di Rossini cantando nella “Petite Messe Solennelle” a Vienna, nello Stabat Mater sotto la guida di Myung-whun Chung all’Accademia di Santa Cecilia – e Nazzareno Carusi. presenteranno un programma che unisce la musica di Francesco Paolo Tosti con i versi di un D’Annunzio rimasto curiosamente in penombra, languido e struggente che riversa insolite effusioni sentimentali in canzoni d’ amore appassionate. S’ immedesima nei tormenti di donne splendide e infelici cantandone desideri di lentissima carezza e cupe, inesorate, immani malinconie. Il poeta e il Tosti s’erano conosciuti nel 1880 a Francavilla e da questa amicizia e collaborazione nacquero composizioni raffinate e di raro equilibrio, che si discostano nettamente dalla coeva produzione di romanze assai più popolari. E’ il caso di “Malinconia”, un poema di cinque liriche, scoperto soltanto di recente, o delle “Quattro canzoni d’ Amaranta”, scritte nel 1906 (e firmate da D’ Annunzio col suo vero nome) per la contessa Giuseppina Mancini, la gracile Giusini che morirà folle per troppo amore. Quando Tosti si presentava nei saloni, ornati di palme, profumati di tè e di fiori, riscaldati da un allegro fuoco di ginepro – così D’ Annunzio raccontava quelle serate – il pubblico andava in visibilio. E il poeta, con il suo gusto finissimo, l’orecchio lungamente allenato alla musica verbale, riusciva ad indicare al maestro la via da seguire, fino alle vette della lirica da camera. Completeranno il programma “Tre Poemi” del 1919 di Franco Alfano su testi di Tagore, la “Fantasia” di Mozart in re minore KV 397 e “Sposalizio” da Années de Pèlerinage di Franz Liszt.

PROGRAMMA:

Eleonora Buratto soprano

Nazzareno Carusi pianoforte

Francesco Paolo Tosti

Malinconia (Melodie) (versi di Gabriele D’Annunzio)

  1. Dorme la selva
  2. Quand’io ti guardo
  3. L’ora è tarda
  4. Or dunque addio!
  5. Chi sei tu che mi parli

Wolfgang Amadeus Mozart

Fantasia in re minore KV 397

Franco Alfano

Tre poemi (1919)
(versi di Rabindranath Tagore)

  1. Mamma, il giovane Principe

  2. Egli mormorò: “Amor mio, alza i tuoi occhi”
  3. Parlami, amor mio

Franz Liszt

Années de Pèlerinage (Deuxième Année: Italie) 1. Sposalizio

Francesco Paolo Tosti

Quattro canzoni d’Amaranta (versi di Gabriele D’Annunzio)

  1. Lasciami! Lascia ch’io respiri
  2. L’alba separa dalla luce l’ombra
  3. In van preghi
  4. Che dici, o parola del Saggio?

 

 
 
Sono nata a Verona sotto il segno dei Pesci; le mie radici sono in Friuli. Ho un fiero diploma di maturità classica ed una archeologica laurea in Lettere Moderne con indirizzo artistico, conseguita quando “triennale” poteva riferirsi solo al periodo in cui ci si trascinava fuori corso. Sono giornalista pubblicista dell’ODG Veneto e navigo nel mondo della comunicazione da anni, tra carta, radio, tv, web, uffici stampa. Altro? Leggo, scrivo, cucino, curo l’orto, visito mostre, gioc(av)o a volley. No, non riesco a fare tutto, ma tutto mi piacerebbe fare. Corro contro il tempo, ragazza (di una volta) con la valigia.

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