“Con noi per far ripartire Verona”. Traguardi lancia la sfida per il 2022

 
 

«I prossimi cinque anni saranno cruciali per la ripartenza della città», afferma Tommaso Ferrari, consigliere comunale e leader di Traguardi, affiancato dai vertici del movimento civico – il presidente Pietro Trincanato, la vicepresidente Beatrice Verzè e il segretario Giacomo Cona – e dai consiglieri di circoscrizione, gli attivisti e i membri della squadra civica di Traguardi.

«Il futuro sindaco e i suoi assessori dovranno gestire i milioni di euro del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) per finanziare importanti progetti attraverso il Next Generation EU. Pensiamo davvero che la Verona del post pandemia possa ripartire dalla stessa classe politica che l’ha amministrata negli ultimi 15 anni? Noi crediamo che, mai come in questo momento, il rinnovamento passi dalla società civile e che tutte le forze che vogliono un’alternativa debbano lavorare unite per realizzare questo obiettivo».

Dalla scalinata del Municipio, dove questa mattina si è svolta la conferenza stampa di lancio della campagna elettorale, il movimento Traguardi si dichiara pronto a fare la sua parte. «Sono tanti i dossier aperti sul tavolo del Comune di Verona: l’ente Fiera, l’aeroporto Catullo, le aziende partecipate… Temi complessi che la prossima Amministrazione erediterà», sottolinea Ferrari. «Il mito della “veronesità a tutti i costi” e la gestione eccessivamente politica dei nostri asset non hanno fatto bene all’economia cittadina negli ultimi vent’anni. In questo senso, Traguardi ha in mente strategie e obiettivi chiari per garantire servizi efficienti ai veronesi di oggi e nuovo benessere a quelli di domani».

Per quanto riguarda il territorio, «abbiamo squadre in ogni Circoscrizione e a breve daremo il via a una serie di incontri per ascoltare i nostri concittadini e le loro necessità», annuncia Ferrari. «È dalle persone, da chi ogni giorno vive e lavora nelle strade e nei quartieri che vogliamo partire per immaginare una città diversa, più vicina ai bisogni di ciascuno di noi».

Il primo impegno pubblico è in già programma per sabato 29 maggio. Si tratta di una tavola rotonda con esponenti della società civile per confrontarsi sui temi su cui il movimento ha fissato le proprie priorità: ambiente, economia, cultura, urbanistica, sociale, vita nei quartieri.
«La sostenibilità deve essere al centro del rilancio della città», afferma Ferrari.

«Progettare una Verona capace di crescere in modo più sostenibile migliora la vivibilità dello spazio urbano e apre a nuove possibilità di sviluppo economico. Inoltre crediamo che conoscenza, ricerca e patrimonio culturale possano essere la base della rinascita collettiva, sociale ed economica. Su questo fronte servono una visione chiara e proposte concrete».
Traguardi ne ha alcune: «Un Innovation Hub, un polo di innovazione per le imprese che porti valore aggiunto sul territorio, con Comune, Università e mondo produttivo assieme per la trasformazione dei settori industriali cardini di Verona. Ancora, l’obiettivo di Verona Carbon Free, per una città che fa della transizione ecologica la sua occasione di rilancio, e zone pedonali nei quartieri, per una città veramente “da 15 minuti” in cui tutti i servizi siano a disposizione dei cittadini a una distanza massima di un quarto d’ora in bicicletta o a piedi. Infine, una Fondazione dei Musei civici, tramite la quale rilanciare l’economia turistica e i posti di lavoro».

 
 

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