Comune e Università fanno squadra per Veronetta

 
 

Un patto per rilanciare il quartiere di Veronetta, dialogo costante tra Comune e università, fare incontrare gli studenti con gli artisti che d’estate si esibiscono in Arena. Ma anche spazi prestigiosi comunali a disposizione dell’Ateneo.

Sono le proposte che il sindaco Federico Sboarina ha presentato al nuovo rettore e ai delegati nell’incontro di oggi in sala Arazzi. E che sono state subito accolte con entusiasmo dalla nuova governance, tanto che già dai prossimi giorni si cominceranno a porre le basi del nuovo rapporto di collaborazione tra le due istituzioni.

E’ stato un incontro proficuo, il primo ‘ufficiale’ dopo la nomina del prof. Pier Francesco Nocini, in cui è stata presentata la squadra che affiancherà il rettore per l’intero mandato. Sono stati condivisi i primi obiettivi da raggiungere insieme. A cominciare dal coinvolgimento della città alla vita dell’Ateneo, per un’università che si apre al territorio partecipando alle diverse tematiche della vita cittadina. Quindi l’attenzione agli studenti, i veri protagonisti dell’ateneo, per i quali saranno attuate azioni per migliorare welfare e qualità della vita come universitari ma anche come cittadini di Verona. Infine il confronto costante tra Amministrazione e Ateneo, vista la moltitudine di temi e progetti in comune.

“Lavoriamo insieme per il bene della città – ha detto il sindaco –. Questo è il punto di partenza, un buon inizio per raggiungere obiettivi condivisi  e per far valorizzare le nostre eccellenze. Veronetta è uno dei quartieri più belli di Verona, il fatto che la sua popolazione sia costituita soprattutto da studenti è la carta vincente che dobbiamo giocare per il rilancio della zona. I temi da affrontare insieme sono molti, con il dialogo, il confronto e il gioco di squadra di possono raggiungere obiettivi ambiziosi. Coinvolgiamo gli studenti negli eventi cittadini – ha aggiunto il sindaco -, penso agli artisti di fama internazionale che ogni anni arrivano in città per gli spettacoli in Arena. Sono certo che molti di loro sarebbero più che disponibili ad incontrare gli studenti con una lezione ‘fuori programma’ al polo Zanotto o in qualsiasi altro spazio cittadino. Il Comune ha disposizione molti spazi, alcuni molto prestigiosi, saremmo felici di metterli a disposizione dell’università per iniziative aperte non solo agli studenti”.

 

“Accettiamo l’invito a cuore aperto – ha detto il rettore -. Sedersi insieme intorno ad un tavolo, confrontarsi e dialogare sui temi importanti della città, è ciò che vogliamo fare. Sentiamo forte la volontà di aprire l’ateneo alla comunità, entrando con competenza e professionalità nelle questioni in cui la nostra istituzione può dare il proprio contributo. I delegati che mi accompagnano nel mandato hanno anche questo compito, ciascuno per le deleghe specifiche che gli sono state attribuite. Una squadra che ho scelto per le capacità tecniche ma anche per l’entusiasmo con cui si apprestano ad affrontare i prossimi anni di lavoro. Ho espressamente voluto due nuove deleghe dedicate alla ricerca, uno dei motori della nostra università e per la quale siamo riconosciuti come eccellenza. Ma siamo già impegnati sulla didattica e soprattutto per migliorare il welfare degli studenti, diventando un ateneo di serie A a tutti gli effetti”.

 
 

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