Comitato Fossi di Montorio: “Fermate gli scavi sui versanti collinari”

 
 

“In questi ultimi anni il nostro territorio collinare tra la Valpantena e la Valsquaranto è stato oggetto di continue aggressioni che ne hanno modificato la fisionomia attraverso molteplici disboscamenti per far posto a vigneti, attuati con grandi sbancamenti e movimentazione dei terreni, effettuati molte volte in violazione delle licenze. A ciò vanno aggiunti i permessi di costruzione di abitazioni o manufatti quali quello sul monte Martinelli che ne hanno profondamente alterato la fisionomia e i tentativi più volte messi in atto di chiusura abusiva di sentieri secolari”.

Questo l’incipit del Comitato Fossi di Montorio.

“In questi giorni ci è giunta notizia di una nuova richiesta inviata all’Amministrazione comunale di Verona per un’area in località Mizzole (Identificativi catastali: fg. 62, mappali 33 parte, 93 parte, 132) che è stata autorizzata dal Direttore dell’Unità organizzativa Servizi Forestali della Regione Veneto. Nelle Osservazioni al Piano di Assetto Territoriale (PAT, già PRG) che abbiamo consegnato all’Amministrazione comunale il 4 maggio 2024 con la quale abbiamo chiesto “attenzione e regole per il continuo scavo di terreno sui versanti collinari, dove eradicando la vegetazione autoctona per far posto ai vigneti, si crea il pericolo di frane, perché l’apparato radicale delle viti è poco sviluppato e non riesce a trattenere il terreno sulle pendenze in caso di forti piogge, inoltre con questo tipo di coltivazione predominante si riduce notevolmente la bio diversità (ricchezza di vita sulla terra) in favore di una monocoltura che usa sostanze chimiche industriali. Ricordiamo altresì che il Comune di Verona è inadempiente rispetto all’approvazione del Regolamento per la gestione dell’utilizzo dei prodotti fito-sanitari.” Oltre a ciò, siamo molto preoccupati per il mutamento ambientale che queste continue trasformazioni determinano con eliminazione di boschi e aree verdi che costituivano oasi per la fauna selvatica. Segnaliamo inoltre che la Circoscrizione Ottava e i cittadini non sono stati minimamente informati, che la garanzia da versare al fine del rispetto di quantoprevisto dall’autorizzazione da parte del proprietario, è rappresentata dalla ridicola cifra di € 8.800 da versare, trattenuta in caso di inadempienze. Un vero invito a non rispettare le prescrizioni. Per queste ragioni e per altre che non abbiamo ricordato solo per brevità, chiediamo con forza al Sindaco e agli uffici competenti del Comune di bloccare questa ennesima trasformazione delle nostre colline. Il fine è presto detto: la tutela di un territorio di particolare bellezza e pregio ambientale”.

“Per questo – conclude la nota – ci aspettiamo una risposta all’altezza delle aspettative di tanta parte della cittadinanza”.