Sabato 27 ottobre 2018.
Biblioteca “A.Frinzi” – Università degli Studi di Verona.
Mostra “Com’ero vestita? What were you wearing?”
Molte le donne presenti.
Pochi gli uomini.
E me ne dispiaccio.
La mostra ha sicuramente centrato l’obiettivo di suscitare delle reazioni.
Lo scopo principale della mostra, oltre a promuovere una maggiore consapevolezza sul tema della violenza di genere, è anche quello di combattere il maschilistico senso di colpevolezza delle vittime di stupro. I visitatori possono identificarsi nelle storie narrate e vedere al contempo quanto siano comuni gli abiti che le vittime indossavano.
Abiti che come è stato precisato dall’Associazione Libere Sinergie, non appartengono alle vittime di stupro in quanto quasi sempre sono eliminati cosa invece non possibile fare con il ricordo. Con la diffusione della mostra Libere Energie intende scardinare gli stereotipi sociali che colpevolizzano le vittime e sensibilizzare le persone su un tema ancora sommerso e silente.
“Non è l’abito che si ha indosso che causa una violenza sessuale ma è una persona a causare il danno” ha detto Jen Brockman direttrice del centro per la prevenzione e formazione sessuale del Kansas.
(…)
Io ricordo anche
che cosa indossa lui
quella notte
anche se,
a dire il vero,
nessuno
ne lo ha chiesto”
(Mary Simmerling)
Alberto Speciale