Combattere i disturbi dello Spettro Autistico dei bambini si può

 
 

Presentazione Progetto di ricerca e Linee di Attività e Ricerca del Centro Regionale Disturbi Spettro Autistico di Verona

I Disturbi dello Spettro Autistico sono condizioni che rientrano nell’ambito dei disturbi del neurosviluppo caratterizzato da difficoltà del bambino a sintonizzarsi con gli altri, a stabilire una reciprocità e una condivisione nell’ambito del gioco e delle attività. Ne deriva che il bambino, sul piano comportamentale, si isoli all’interno del suo nucleo famigliare e scolastico, manifestando attività ripetitive, monotone e selettive. Colpisce generalmente, secondo i dati dell’Istituto Superiore di Sanità, circa un bambino ogni 77 nati, in prevalenza nel sesso maschile.
Recenti ricerche evidenziano come il numero delle femmine interessate da forme più lievi sia progressivamente in aumento. Con il termine di Spettro si vuole evidenziare l’esistenza al suo interno di diverse forme cliniche a compromissione variabile ed eterogenea, per quanto riguarda l’adattamento all’ambiente. Inoltre permette di quantificare i diversi livelli di supporto a livello della famiglia, della scuola, e degli interventi abilitativi. A partire da ciò si possono mettere in atto strategie diversificate secondo le buone prassi dettate dalla Evidence-Based Medicine.

Il Centro Regionale dei Disturbi dello Spettro Autistico, collocato presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata di Verona, è costituito da 1 neuropsichiatra coordinatore a tempo indeterminato, 1 psichiatra con contratto libero-professionale, 5 psicologhe-psicoterapeute borsiste, 1 logopedista borsista, intende dare informazione riguardo alle attività e ai progetti in essere.


Il Centro infatti, oltre a svolgere un’attività clinico-assistenziale finalizzata alla diagnosi e alla cura del bambino autistico, nonchè al supporto della sua famiglia, si sta caratterizzando per un interesse specifico concernente l’intercettazione precoce del disturbo, onde favorire – con gli interventi abilitativi – una traiettoria di sviluppo il più possibile vicina a quella neurotipica.
L’obiettivo, in una fase così cruciale, quale quella del primo sviluppo, risulta quello di avvalersi di figure che solitamente ruotano attorno al bambino, nei diversi ambienti di vita, coinvolgendole e
contribuendo quindi a uno sviluppo di competenze più funzionali.

La speranza è quella di poter tradurre in buone prassi metodologiche le conoscenze che verranno acquisite attraverso attività di ricerca e sperimentazione scientifica.

In questo senso, il Centro da più anni partecipa a un’attività di ricerca dal nome NIDA, coordinato dall’ Istituto Superiore di Sanità nella figura della dott.ssa Marialuisa Scattoni, rivolto all’ intercettazione precoce dei Disturbi dello Spettro Autistico nelle popolazioni a rischio come i bambini prematuri, i bambini con familiarità in parenti di I grado e i bambini nati sottopeso per età gestazionale.

Il progetto, è quello di realizzare un lavoro su ampie casistiche (circa 1000 bambini), nati a termine e senza fattori di rischio. L’obiettivo è quello di intercettare precocemente, mediante anche l’utilizzo di strumentazioni altamente innovative i bambini con traiettorie di sviluppo anomale.
A questo scopo è stata adibita, presso il Padiglione 30 dell’Ospedale della donna e del bambino, una stanza di laboratorio con attrezzature all’avanguardia che permettono di rilevare mediante esame della traiettoria dello sguardo, analisi del movimento e registrazione del pianto, segni clinici anche sfumati, non altrimenti evidenziabili.
Le valutazioni verranno realizzate per ogni bambino a 2, 5, 12 mesi e 24 mesi.

Il Centro è inoltre impegnato nell’ambito di un secondo significativo filone di ricerca, all’avanguardia nel panorama italiano, orientato alla individuazione precoce delle disfunzioni somatiche, in un’ottica di cogliere non solo le manifestazioni neurocomportamentali ma anche quelle fisiche, che possono influenzare il decorso clinico permettendo anche una definizione clinica più approfondita.
Si coglie questa occasione inoltre, riguardo all’acquisto di strumenti innovativi quali una Baropodometria Dinamica con Analisi del cammino e posturale, il Service Rotary Club Distretto 2060 di Legnago.
Un merito per l’acquisto di una Pletismografia e Impedenziometria per l’analisi della composizione corporeo e la misurazione dell’attività del sistema nervoso autonomico, va alla associazione ANTS-Onlus.

Sempre nell’ambito dell’attività clinico-diagnostica, per la quale il centro regionale si distingue nella realtà del territorio italiano, vi è la valutazione multidimensionale della persona autistica mediante la collaborazione interdisciplinare di più professionisti sanitari, ufficializzata nella delibera di istituzione regionale. Sono già in attivo consulenze specialistiche per le seguenti discipline:

  • consulenza allergologica (Dott. Giorgio Piacentini)
  • consulenza odontostomatologica (Prof.ssa Nicoletta Zerman)
  • consulenza psichiatrica (Prof.ssa Mirella Ruggeri)
  • consulenza gastroenterologica (dott.ssa Claudia Banzato)
  • consulenza fisiatrica (Prof. Nicola Smania)
  • consulenza oculistica (Dott.ssa Elena Gusson)
  • consulenza endocrinologica (Prof.ssa Rossella Gaudino)
  • consulenza reumatologica (Prof.ssa Sara Pieropan)
 
 

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here