Coldiretti dice no alla discarica a Sorgà su suolo agricolo

 
 

“Siamo preoccupati per le ricadute ambientali che ci saranno sul territorio e sulle produzioni agricole di elevata qualità nel Comune di Sorgà. Non ci capacitiamo di come il Comitato Tecnico Provinciale Valutazione impatto ambientale abbia dato parere positivo all’unanimità alla realizzazione di una nuova discarica, in località De Morta in Comune di Sorgà (VR), a servizio degli impianti di frantumazione veicoli dismessi e bonificati. La discarica è prevista in un’area agricola di tipo E, oltre che ricadente nella denominazione IGP ‘Vialone nano'”.

È questo il commento di Daniele Salvagno, presidente di Coldiretti Verona, sulla decisione dello scorso 11 giugno presa dal Comitato tecnico della Provincia di Verona riguardo alla nuova discarica per rifiuti speciali non pericolosi (car fluff) proveniente dall’attività di frantumazione dei veicoli fuori uso bonificati della Ditta RMI spa. In particolare, il 55% dei rifiuti conferiti sarà proveniente dall’impianto di Castelnuovo del Garda (Veneto), mentre il 45% dei rifiuti conferiti sarà proveniente dall’impianto di Lainate (Lombardia).

“Abbiamo già espresso parere contrario al progetto, come peraltro ha fatto l’Amministrazione Comunale di Sorgà, per l’incompatibilità delle aree agricole con la realizzazione della nuova discarica, secondo quanto stabilito dal vigente PTRC della Regione Veneto. La stessa Provincia di Mantova, limitrofa al sito, ha espresso parere negativa sempre dal punto di vista ambientale. Una discarica di questo tipo e con queste dimensioni è per sua natura un potenziale e realistico problema ambientale fin da quando sarà attiva ma lo sarà ancora di più in seguito, quando la sua attività cesserà, dato che ciò che è stato depositato esisterà ancora per centinaia di anni, con problemi di percolazione in falda che non risultano affrontati in modo adeguato dai documenti di progetto”.

 
 

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