La Provincia, in qualità di Ente di Governo del trasporto pubblico locale (TPL), con i Comuni di Verona e di Legnago, ha affidato a una società specializzata in studi e ricerche sui sistemi di trasporto, un’indagine sull’offerta e la domanda dei servizi prestati dagli autobus sia urbani che extraurbani.
Oltre trenta rilevatori, a partire dal 17 marzo e fino alla fine del mese di aprile, proporranno agli utenti questionari per comprendere abitudini, necessità, frequenza degli spostamenti e accessibilità alle fermate e ai mezzi, anche in prospettiva dell’avvio della filovia urbana e della nuova gara, in fase di preparazione, per il rinnovo dell’affidamento del servizio del trasporto pubblico locale in territorio scaligero.
Le domande avanzate dal personale, dotato di tesserino di riconoscimento con il logo della Provincia, toccheranno aspetti quali le linee utilizzate, i mezzi necessari per raggiungere le fermate del trasporto pubblico, la qualità del servizio, frequenza, puntualità, prezzi e adeguatezza degli autobus.
Inoltre, i rilevatori acquisiranno alcuni dati quantitativi, ad esempio il numero di passeggeri che saliranno e scenderanno alle fermate individuate per l’indagine.
I questionari, somministrati in forma del tutto anonima, verranno proposti ai passeggeri in alcuni punti strategici, come piazza Bra, la stazione di Porta Nuova, le strutture ospedaliere di Borgo Trento, Borgo Roma e Negrar e l’Università.
“L’obbiettivo – spiega il Consigliere provinciale alla Mobilità Leggera e al Trasporto Pubblico Locale, Orietta Gaiulli – è ottimizzare le risorse per fornire una risposta sempre più adeguata agli utenti, calibrando i servizi sulle reali necessità di studenti, lavoratori pendolari e di chi utilizza i mezzi pubblici con più o meno frequenza. L’indagine è inserita, inoltre, nel percorso per la nuova gara di affidamento del trasporto pubblico. I risultati, infatti, permetteranno di tarare al meglio i criteri, limitando quegli aggiustamenti del servizio in corso d’opera che possono sempre provocare qualche disagio”.