Ciao Don.. Andrea

 
 

Ciao Don..

Un ciao, quello che si riserva agli amici. Un saluto che per un amico che non c’è più. Vengono in mente le parole di una celebre canzone dei Nomadi.. si proprio quella canzone per un’amica che ogni volta che risento mi mette i brividi.

L’asfalto ti ha portato via ma tu sei ancora qua. Il tuo ricordo come persona non può svanire. Don ci mancherai moltissimo… non posso ancora crederci.

L’ultima volta ci siamo visti al Tocatì, parlavi di valori come l’amicizia, quelli stessi che lo sport dovrebbe insegnare e che tu da sempre avevi fatto tuoi e trasmesso a tutti coloro che ti hanno conosciuto.

Che ricordi, avevi sempre una parola per tutti, sempre un sorriso per chiunque ti avvicinasse.

Insieme alla mia amica Alessandra Rutili ricordo i tanti momenti felici trascorsi nelle conviviali del Panathlon e dal suo profilo lei vuole ricordarti così:

Ciao Don Andrea è stato bello trascorrere con Te tante serate parlando di sport e soprattutto di calcio… Ricordare la Baviera dove entrambi siamo vissuti…
Grazie per avermi sostenuta quando divenni Presidente del Panathon Club di Verona….
per aver sempre trovato le parole giuste quando ti chiedevo un consiglio e sollevavo mille dubbi.. ora quando riguarderò le foto, che ti ritraggono circondato dai ragazzi, mi ricorderò del motivo per cui tutti ti amavano!! Sorridevi quando nelle conviviali ti chiamavo “Padre Spirituale”, ma lo eri davvero e lo sarai sempre!! Ciao Don!!”

Rileggo anche le parole dell’amico Stefano Gnesato, Delegato provinciale del CONI, pubblicate sul suo profilo Facebook, che mi fanno venire i brividi ma che sintetizzano quello che tu eri e sempre sarai:

“Caro don Andrea, oggi pomeriggio mi ha chiamato un mio omonimo, Bianchini e, testuali parole, mi ha detto “Ste, devo darti una notizia tristissima. È morto poco fa don Andrea. Non riesco a crederci….”. Sgomento, incredulità; il pensiero al nostro ultimo incontro di pochi giorni fa; il campus estivo, i progetti che desideravamo realizzare, le prime parole sul prossimo Natale dello Sportivo….Non volevo crederci e cedere al desiderio di scrivere due parole per un’amico che non vive più su questa terra. Invece?….invece ho ricevuto parecchie telefonate e messaggi. Ho voluto essere l’ultimo per dirti che oggi tante persone hanno pianto per te. Perché ti volevano bene. Verona Sportiva ti vuole bene e ti ringrazia per tutto l’entusiasmo, la passione, la disponibilità, l’amore che ci hai donato mettendo sempre al centro la persona, i nostri ragazzi in particolare. Grazie a nome della Verona Sportiva che ho l’onore (chissà se meritato) di rappresentare. Non verrà disperso ciò che insieme abbiamo costruito. E la sera del Natale dello Sportivo buttarci un occhio. Ci farà piacere averti spiritualmente con noi! Ti aspettiamo.
Un grande abbraccio!

Il prossimo Natale dello Sportivo.. sarà per te, per te che tanto hai fatto per la promozione dello sport. Io, scherzosamente, ti chiamavo l’Assessore allo Sport della Diocesi.. ed eri un Assessore con la “A” maiuscola.. uno sportivo nel vero senso della parola.. mi mancherai, mancherai a tutti gli sportivi, mancherai tutti quelli che ti hanno conosciuto perché hanno visto in te prima di tutto una persona.

Sono grato a Dio per averti conosciuto e aver condiviso non solo dei momenti di sport ma anche di riflessione. Il tuo sorriso e quel tuo animo gentile che tutti ti riconoscevano rimarrà sempre nei miei ricordi.

Ora veglia su noi tanto lo so che ci sei accanto.

Ciao Don Andrea, ci mancherai tanto.

Vorrei lanciare una proposta: in questa domenica sportiva un minuto di silenzio su tutti gli avvenimenti sportivi di Verona e Provincia per ricordare degnamente questa persona che nello sport credeva molto. Lancio un appello, speriamo sia condiviso da moltissimi…se non da tutti..

 
 
Davide Caldelli
Sono di Verona, nato il 15 gennaio, quindi Capricorno. Ho un temperamento deciso ma anche la giusta allegria per le origini senesi del nonno paterno. Ho una laurea magistrale in editoria e giornalismo conseguita con il massimo dei voti. Iscritto All’ODG del Veneto, nel tempo libero sono istruttore minibasket a Lugagnano. Scrivo per il Corriere dello Sport. Credo neello sport per tutti. Nel 2014 la mia passione mi ha portato a Sochi per seguire i Giochi Paralimpici Invernali. Amo il Teatro: Shakespeare in particolare. Mi piace il nuoto e quando posso vado in mountain bike. Sono sincero: dico sempre quello che penso. Sempre di corsa ma mi piace così.

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