CGIL contro volantino xenofobo dell’estrema destra

 
 

La Cgil di Verona esprime solidarietà all’associazione nazionale partigiani Anpi di Verona che nella notte è stata bersaglio di una campagna d’odio da parte di una nota formazione di estrema destra.

“Corre il dovere – dice Stefano Facci Segreteria Confederale CGIL Verona – di denunciare l’altrettanto squallido gesto commesso da simpatizzanti o appartenenti ad un’altra nota forza estremista neofascista, che sempre nottetempo qualche giorno fa hanno affisso sulla porta di ingresso della sede Cgil di Cologna Veneta un volantino dal contenuto xenofobo, nel quale si propaganda il trito argomento del conflitto di risorse tra lavoratori italiani e lavoratori stranieri per quanto riguarda l’accesso alla casa, al lavoro e agli altri servizi essenziali.

Non è la prima volta che il sindacato finisce nel mirino di queste formazioni. E la ragione di tale lenta escalation, soprattutto nell’Est Veronese, è da ricercare nell’azione di bonifica del territorio da forme criminali di sfruttamento del lavoro (caporalato, intermediazione illegale di manodopera) che le forze dell’ordine stanno portando avanti non solo in agricoltura ma anche nell’edilizia, nella ricezione e nella logistica.

Bonifica che ha già portato alla liberazione di centinaia di lavoratori vittime di caporali e “trafficanti di braccia” spesso italianissimi.

Per questo, come Cgil, diciamo che gesti di propaganda politica tesi ad identificare l’emergenza con le vittime sfruttate anziché con i criminali sfruttatori sono da considerarsi un attacco alla civile convivenza. L’immagine del conflitto tra lavoratori italiani e lavoratori stranieri non corrisponde assolutamente alla realtà di un territorio che conta una presenza di immigrati non superiore ad altri parti della provincia.

I dati Cestim aggiornati ad inizio 2019 affermano che gli immigrati residenti nei 98 comuni della provincia di Verona risultano essere 110.029 su 926.497 residenti complessivi, pari quindi all’11,9%. Per quanto riguarda la distribuzione territoriale, i comuni che contano il maggior numero di residenti stranieri, dopo il comune capoluogo, sono San Bonifacio (4.038), Villafranca di V. (3.659), S. Giovanni L. (2.946), Bussolengo (2.584), Legnago (2.361), Valeggio s/M (2.044), S. Martino B. A. (2.043), Bovolone (1.867), Sona (1.604) e Sommacampagna (1.569). I comuni che, invece, registrano le proporzioni più alte di immigrati residenti risultano Nogarole Rocca (23,5%), San Bonifacio (18,9%), Palù (17,6%), Ferrara di M.B. (17,1%), Nogara (16,6%), Sorgà (16,0%), Trevenzuolo (15,9%), Roverchiara (15,5%), Garda (15,1%) e Caldiero (15,1%).

Nessuna invasione, dunque. E nessuna anomala concentrazione. Come Sindacato ci rapportiamo con tutti i lavoratori secondo il principio di uguaglianza di diritti e di trattamento nella valorizzazione delle differenze culturali che oggigiorno sono la normalità diffusa e, in larghissima parte, anche accettata della nostra società”.

 
 

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