Celebrato il giorno dell’unità nazionale e la giornata delle Forze Armate

 
 

Verona ha celebrato oggi il Giorno dell’Unità nazionale e la Giornata delle Forze Armate. Alla cerimonia, che si è svolta questa mattina in piazza Bra, ha partecipato il sindaco di Verona Damiano Tommasi insieme ai rappresentanti delle istituzioni civili e militari cittadine.

La celebrazione si è aperta con l’Alzabandiera e l’inaugurazione della mostra statica Interforze. La cerimonia militare ha preso poi il via con la Resa degli Onori al Gonfalone della città di Verona, decorato di M.O.V.M., la Resa degli Onori alla Massima Autorità e la Deposizione di corone ed Onori al Monumento “A tutti i Caduti di tutte le guerre”.

Dopo il momento della lettura del messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del Ministro della Difesa Guido Crosetto è intervenuto il Sindaco Damiano Tommasi, seguito dal Prefetto di Verona Donato Cafagna.

“L’Unità Nazionale è la festa della nostra nazione – ha esordito il sindaco Tommasi -. Spesso infatti, attraverso il Tricolore, ci riconosciamo nello sport, nelle manifestazioni pubbliche e nelle forze armate, che sono una presenza importante nella nostra città. Tutti noi siamo grati alle tantissime donne e uomini che servono la Patria, siamo orgogliosi di quello che fanno per Verona, e tutta la città li ringrazia per la presenza, l’impegno, la dedizione al servizio e, soprattutto, per aver scelto di costruire nella nostra comunità il loro futuro e le loro famiglie. Le nostre forze armate sono sempre presenti quando la convivenza pacifica della nostra comunità è minacciata, quando le calamità naturali sono più forti di noi, quando l’ordine pubblico e la sicurezza delle nostre città vengono messe in pericolo. Oggi è anche la celebrazione della fine di una guerra, un momento significativo di come la storia ci abbia, e ci stia insegnando, quali sforzi dobbiamo mettere in campo per costruire quotidianamente una comunità che possa convivere pacificamente. Per questo credo che sia simbolico che la storia ricordi sempre la fine dei conflitti, e ci auguriamo di celebrarne il prima possibile anche nella nostra attualità, nei tanti luoghi di guerra, soprattutto in quelli che stanno sconvolgendo la tranquilla convivenza costruita con l’Europa, che ha vissuto, e sta vivendo, un lungo periodo di dialogo e diplomazia iniziato dopo le due crisi del secolo scorso. Questo ci impone di mettere in campo il massimo sforzo per costruire la pace anche ad Oriente della nostra Europa”.

 
 

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