C’è il “maxi albergo” del Quadrilatero; tutt’intorno, però, Verona cambia…

 
 

Dopo il voto del Consiglio Comunale di ieri sera, parte l’iter autorizzativo per dare avvio al cantiere di riconversione, da direzionale a turistico/ricettiva e commerciale, del cosiddetto Quadrilatero, gli immobili di proprietà di Patrizia Immobiliare delimitati dalle vie Garibaldi, Emilei, San Mamaso e Sant’Egidio.

Un recupero dell’area adiacente a via Garibaldi e allo storico quartiere della Carega che, oltre a dare una nuova destinazione agli spazi di pregio dell’ex sede Unicredit, porterà un vantaggio anche ai veronesi.
Si aprirà, infatti, un’ampia porzione di città, che oggi è completamente chiusa all’accesso e alla sua fruizione, restituendo alla comunità antiche corti medievali e una strada storica fra Garibaldi e Sant’Egidio.

Il progetto si avvale anche di uno studio sull’impatto viabilistico legato alla presenza della struttura, che stima solo una piccola percentuale di clientela in arrivo con la propria auto visto che l’albergo si doterà di posti auto adeguati alla capienza ricettiva attraverso convezioni con i parcheggi cittadini, senza aggravio di mezzi per il centro storico.

Una svolta arriverà anche per la viabilità in zona Teatro Romano e per la valorizzazione di tutta l’area a nord dell’Adige, dal Museo Archeologico al colle che porta a Castel San Pietro.
Infatti, l’opera compensativa, del valore di circa 2 milioni 200 mila euro, è stata individuata per risolvere le criticità viabilistiche al Teatro Romano, includendo così l’area nel circuito turistico.
Si tratterà di realizzare una passerella ciclopedonale in corrispondenza dell’attuale incrocio semaforico attiguo a Ponte Pietra, riservata ai pedoni.
La strada sarà così ad uso solo delle autovetture, il cui passaggio sarà fluidificato dall’eliminazione del semaforo.
Verranno anche migliorati gli spazi di ingresso del Teatro Romano con la realizzazione di una nuova adeguata biglietteria e abbattute le barriere architettoniche con la realizzazione di un ascensore che, collegato alla stazione intermedia della funicolare, consenta alle persone con disabilità di raggiungere il Teatro Romano e il Museo Archeologico senza alcun impatto sulla bellezza del luogo.

Inoltre, con l’emendamento a firma del consigliere Battiti per Verona Domani Matteo De Marzi, il soggetto attuatore è stato vincolato a riconoscere al Comune 500 mila euro in più, cifra che attraverso l’ordine del giorno Paola Bressan (Forza Italia) e De Marzi, è stata destinata per l’intervento di adeguamento impiantistico di Palazzo Forti che, altrimenti, sarebbe a carico del Comune.

La futura riqualificazione dell’immobile ex Unicredit in via Garibaldi è un altro tassello della nostra visione complessiva della città. La Verona del Terzo Millennio ha l’ambizione di essere ancora più internazionale e innalzare ulteriormente la propria attrattività per gli investitori. Un trend che le scelte urbanistiche di questi cinque anni hanno già innescato, basti pensare al più grande sviluppatore europeo che ha vinto la gara delle Ferrovie per il Central Park, ma anche ai grandi artisti e ai grandi eventi attrattori di pubblico che sono tornati sul nostro palcoscenico areniano. Verona ha anche progressivamente scalato posizioni nelle classifiche nazionali arrivando ai primi posti per qualità della vita e investimenti. Tutto questo perché l’irreversibile processo di trasformazione urbana ha una visione coerente di modernità, sia urbanistica sia nei servizi. Far si che Verona ambisca a confrontarsi con le capitali europee per attrattività, opportunità ed eventi non è comunque un processo facile e indolore. I grandi cambiamenti creano sempre dibattito, anche per questo progetto è successo. Ma il tempo trascorso non è stato invano perché è servito a fare sintesi delle varie esigenze cittadine, dai residenti agli operatori economici. La scelta finale votata in Consiglio è vantaggiosa per l’intera città perché le opere compensative miglioreranno lo storico nodo critico della viabilità del Teatro Romano, e allo stesso tempo si aggiungerà vitalità ma non traffico alla zona di via Garibaldi, oltre che far rivivere Palazzo Forti che è uno dei pilastri cittadini con destinazione culturale“.

Un’operazione con cui Fondazione Cariverona comprime i tempi del cronoprogramma degli immobili che comprendono il piano Folin, in particolare Castel San Pietro – spiega l’assessore alla Pianificazione urbanistica Ilaria Segala -. Il tutto per offrire un centro storico complessivamente rinnovato in vista dei grandi eventi collegati alle Olimpiadi Invernali 2026. E’ stato inoltre raggiunto l’accordo per altri 500 mila euro destinati alla sistemazione impiantistica di Palazzo Forti. Per le opere compensative sono stati indirizzati gli interessi dell’amministrazione per il complesso nodo Ponte Pietra/Teatro Romano. Valutati sia gli aspetti di fluidificazione del traffico, con la costruzione di una passerella a sbalzo ciclopedonale lungo l’Adige, sia del punto fotografico di passeggiata, con la creazione di un percorso privilegiato verso il Teatro Romano. Ulteriore passaggio, la riconfigurazione degli spazi del Teatro, con l’eliminazione della cortina novecentesca che ne occulta la vista e la realizzazione di una nuova biglietteria. Infine, l’idea di realizzare un ascensore che, collegato alla stazione intermedia della funicolare, consenta alle persone con disabilità di raggiungere il Teatro Romano e il Museo Archeologico senza alcun impatto sulla bellezza del luogo”.

 
 

LASCIA UN COMMENTO

Please enter your comment!
Please enter your name here