Catullo: quale piano di sviluppo?

 
 

Le dichiarazioni dei consiglieri Pd Bertucco e Segattini sulla situazione dell’aeroporto Catullo:

“Il primato conseguito dall’aeroporto Catullo nel 2015 sui voli commerciali non di linea (cherter e aerotaxi) appare più consolatorio che di reale incoraggiamento, dal momento che lo stesso rapporto Enac per il traffico aereo 2015 ci fa notare che per noi l’anno si è chiuso con il segno meno davanti a tutti i principali indicatori: movimenti (-10,4%), passeggeri (-6.7%) e cargo (-0,4%). Incoraggianti, piuttosto, sono gli incrementi registrati a gennaio e febbraio 2016 anche se da soli non ci consentono di recuperare posizioni rispetto ai principali competitori come Bergamo, Bologna, Venezia che in questi anni hanno aumentato ulteriormente il loro distacco. Senza tralasciare Treviso, che ormai ci tallona da vicino.
Il punto è che ad oggi, aprile 2016, non è ancora dato sapere quale sia il piano di sviluppo dell’aeroporto. Le uniche certezze sono quelle dei licenziamenti dei lavoratori e del rifiuto da parte dei vertici di andare avanti con l’azione di responsabilità nei confronti dei vecchi amministratori responsabili della cattiva gestione, il che ricalca la situazione che troviamo in altri contesti come la Banca Popolare Vicentina solo che da noi, stranamente, sembra non suscitare né scandalo né indignazione.
Da mesi attendiamo che i vertici del Catullo diano la propria disponibilità a partecipare alle commissioni consiliari che abbiamo chiesto di convocare. Nessun consigliere comunale ha ricevuto copia del piano di sviluppo aeroportuale e del piano di sviluppo industriale del Catullo. Fino a qualche mese fa lo stesso presidente di Aerogest negava di avere copia di questi documenti malgrado numerose anticipazioni fossero già uscite sulla stampa. Dopo anni di cattiva gestione sarebbe ora di mettere qualche punto fermo sul futuro del nostro scalo”.

 
 

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