Catenaccio Cagliari, il Verona non passa

 
 

Un portiere, otto difensori otto, due attaccanti per provare il contropiede. Mazzarri si presenta al Bentegodi con il chiaro intento di non giocare a calcio e porta a casa un pareggio ad occhiali che per lui vale ossigeno e per il Verona serve per muovere la classifica dopo Genova e per portarsi a 20 buoni punti.

Certo che l’anticalcio Mazzarri è stato aiutato da un Verona impresentabile nel primo tempo, da una coppia Ilic-Veloso lenta e macchinosa e inspiegabilmente in campo per gran parte del match, e da un arbitraggio che ha tutelato ogni possibile perdita di tempo dei sardi. Mettiamoci il palo di Dawidowicz, i gol mangiati da Simeone e alcuni miracoli di Radunovic e il gioco è fatto.

Partite così stregate si possono anche perdere, è vero. Ma anche oggi resta l’amaro in bocca.

Foto: instagram Hellas Verona

Damiano Conati

 
 

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