Caso Compago, Casali concorda con Rotta e Bonfante

 
 

Trasparenza e responsabilità sono le chiavi attraverso le quali secondo il Partito Democratico di Verona è possibile arrivare ad una positiva risoluzione della vertenza Compago nell’interesse della città e dei cittadini veronesi.

“L’amministrazione comunale, l’attuale presidente e la nuova componente del cda di Agsm Aim – spiegano Franco Bonfante e Alessia Rotta, rispettivamente Segretario provinciale e Segretaria cittadina Pd Verona – hanno già dato ampia dimostrazione in tal senso scoperchiando e consentendo di fare piena chiarezza su una vicenda che si stava pericolosamente avvitando su sé stessa fino a compromettere la buona gestione dell’azienda, e prendendosi poi la responsabilità del necessario ricambio di persone e strategie cominciando col mettere a terra alcuni urgenti interventi di carattere sociale (Bonus Sostegno) richiesti dal momento di grave crisi economica.

Ora che finalmente tutti gli elementi del puzzle sono noti si tratta di fare un ulteriore passo in avanti, portando a conclusione una operazione che secondo noi non è strategica per il futuro del gruppo e per riprendere al più presto il cammino verso uno sviluppo che dovrebbe essere orientato più sulle energie rinnovabili o alle operazioni di aggregazione con società analoghe e territorialmente contermini finalizzate a fare massa critica.

Con grande razionalità e serenità si tratta dunque di capire se sia possibile arrivare ad un accordo per un prezzo di acquisizione più basso, in linea con quanto indicato dalle perizie, tenendo comunque presente le oggettive difficoltà di stima determinate dalle forti oscillazioni del prezzo del gas, oppure risolvere unilateralmente ogni vincolo e proseguire nella direzione di una rinnovata strategia di sviluppo industriale.

Nella seconda e preferibile ipotesi, qualora da parte di Compago vi fosse l’avvio di un’attività risarcitoria, riteniamo utile e necessario programmare l’azione di responsabilità, prevista dall’articolo 2392 del codice civile, nei confronti di quei componenti del precedente CdA che, a conoscenza delle criticità insite nell’operazione, non hanno fatto quanto potevano per impedirne il compimento o attenuarne le conseguenze dannose”.

A stretto giro la replica l’ex Presidente della Partecipata di Lungadige Galtarossa, l’Avvocato Stefano Casali che di fatto si trova allineato con le posizioni del PD.

“Concordo in pieno con quanto detto dalla consigliera Rotta, ossia che dovrà essere ritenuto responsabile dell’operazione compago chi l’ha trattata e voluta. Quello che è certo e documentato in camera di commercio, dove sono depositati i verbali ufficiali, è che il cda da me presieduto non solo non ha mai votato/deliberato l’acquisizione, ma anzi ha disposto indagini indipendenti ed accurate sull’accaduto. I risultati delle indagini coordinate dal consigliere avvocato Sebastiano sono state messe a disposizione dei sindaci già l’anno scorso. Le stesse dimostrano che ben abbiamo fatto a stoppare l’operazione in quanto così come trattata potenzialmente poteva generare un depauperamento per AGSM AIM. Bene anche il messaggio dato dalla Rotta a Quaglino, che ha avuto reiteratamente la fiducia del sindaco Tommasi, ossia che tendenzialmente è contraria a proseguire nell’acquisto voluto dal consigliere delegato”.

 
 

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