Caso Agsm, On. Padovani: “Silenzi di Tommasi inspiegabili”

 
 

“Da un lato il neopresidente della società Federico Testa che ammette di essere in difficoltà per le tensioni ed i pessimi rapporti tra i due soci Verona e Vicenza, lamentando, neanche tanto velatamente, un atteggiamento ed un approccio a dir poco sbagliato da parte del sindaco Tommasi nella gestione della vicenda. Dall’altro, il primo cittadino scaligero che continua nel suo inspiegabile ed imbarazzante silenzio. Silenzio non più tollerabile alla luce dei gravi episodi di presunte irregolarità e responsabilità amministrative, economiche e manageriali da parte dell’Ad Quaglino”.

Lo afferma in una nota il deputato veronese di FDI Marco Padovani, commentando le notizie riguardanti l’inchiesta da parte della Procura di Vicenza sul caso Agsm-Aim per false comunicazioni sociali e impedito controllo societario, in relazione all’acquisizione della società Compago.

“Leggiamo che L’ad Stefano Quaglino sarebbe indagato per questa operazione, fortunatamente non andata a termine grazie anche e soprattutto all’ex presidente di Agsm Stefano Casali, che si oppose fermamente a questa scellerata acquisizione e proprio per questo fu defenestrato dal primo cittadino Tommasi. Leggiamo inoltre che il presidente Testa ha dato la sua disponibilità a dimettersi, vista la difficile e complicata situazione che si è venuta a creare, denunciando una “guerra fredda” tra Verona e Vicenza. Ha perfettamente ragione – prosegue Padovani – ma sappia il presidente, che questa guerra fredda è colpa esclusivamente del sindaco Tommasi che, difendendo strenuamente la posizione di Quaglino contro il parere negativo del sindaco Rucco, ha bruscamente ed inspiegabilmente compromesso il rapporto tra i 2 soci. Rimane assolutamente inaccettabile ed imbarazzante, e lo è a quanto sembra anche per Testa, l’atteggiamento ed il silenzio del sindaco Tommasi. Qual è la sua posizione su questa vicenda che sta nuocendo gravemente all’immagine e alla centenaria storia e reputazione di Agsm? Cosa intende fare nei confronti del presunto indagato Quaglino? Attendiamo urgentemente risposte”.

 
 

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