Casali: “Verona, in sei anni perse quasi 700 imprese artigiane”

 
 

In occasione della Giornata del Made in Italy, Verona si trova a registrare un dato allarmante: 692 imprese artigiane scomparse tra il 2019 e il 2024, con una media di oltre 138 attività chiuse ogni anno. Un trend che non può essere ignorato.

“Questo è un ulteriore dato negativo che si aggiunge a un puzzle già molto complicato per la nostra città” – dichiara il consigliere regionale di Fratelli d’Italia – Giorgia MeloniStefano Casali – “Dopo aver perso appeal dal punto di vista turistico, dopo le preoccupazioni legate alla sicurezza urbana, oggi Verona registra un’altra battuta d’arresto significativa sul fronte produttivo e occupazionale.”

“Non si tratta solo di una crisi economica: la perdita di imprese artigiane comporta anche una grave perdita di competenze, di cultura del fare e di legame con il territorio – tuona Casali. – A confermarlo è anche il dato sugli addetti dell’artigianato, in calo dell’11,2% nella sola provincia di Verona, mentre a livello regionale il calo tocca il 13,6%”.

A fronte di questo scenario critico, si registra comunque una crescita dell’export: +29,5% per la provincia scaligera, trainata in particolare dal comparto alimentare e bevande, che da solo segna un +40%, pari a quasi 4 miliardi di euro.
“Numeri positivi, sì, ma insufficienti a compensare l’emorragia delle piccole e medie imprese” – osserva Casali.

“Sappiamo che le cause di questa crisi sono molteplici” – prosegue – “ma da Palazzo Barbieri continuano ad arrivare segnali di chiusura. Gli artigiani e commercianti hanno chiesto a gran voce dialogo e supporto, ma sono rimasti inascoltati. Ne sono esempio le decisioni assunte nei mesi scorsi sulla ZTL e sul centro storico. Le richieste delle categorie economiche continuano, ancora una volta, a rimanere inascoltate. Servirebbe una presa di coscienza maggiore dalla giunta Tommasi, perché non possiamo far morire il centro storico, vetrina della città”.

Il consigliere regionale sottolinea infine l’impegno già messo in campo dalla Regione Veneto per sostenere il comparto:
“A livello regionale sono già state attuate politiche di tutela dell’artigianato e del Made in Italy. Tuttavia, è indispensabile una presa di coscienza maggiore e un cambio di rotta anche da parte dell’amministrazione comunale, che troppo spesso si dimostra distante dai problemi reali dei cittadini e degli operatori economici.”