Capitale della Cultura: basta scuse e piagnistei

 
 

“L’esclusione di Verona dalle 10 città finaliste per la Capitale italiana della Cultura 2022 è una sconfitta per tutta la città. Non solo dell’amministrazione Sboarina, ma anche di quelle che l’hanno preceduta, delle categorie economiche e di tutta la  società veronese, comprese le forze di opposizione che, come noi, molto speravano in un successo di Verona. Ora però amministrazione e maggioranza devono porre fine all’imbarazzante teatrino di lamentele e teorie del complotto di questi giorni”.

Con una nota, Traguardi volta pagina rispetto alla bocciatura della città tra le finaliste di Capitale della Cultura Italiana richiamando la maggioranza di Sboarina ad una maggior responsabilità senza lamentarsi di continuo.

“Scuse come: “sono state favorite le città del sud”, “sono state favorite le città con sindaci di centro-sinistra”, oppure “tanto Verona non aveva bisogno di partecipare” si commentano da sé e non possono che rendere ancora più evidente e bruciante il fallimento.

È il momento di iniziare una riflessione approfondita e condivisa sul rilancio di una vivacità culturale che a Verona manca da troppi anni e che è sempre più necessaria”.

 
 

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