Campo Concentramento Montorio: avviata dalla Soprintendenza la procedura di vincolo culturale

 
 

Con Provvedimento del 23 marzo 2020, prot. 6393/34.07.07, la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Verona, Rovigo e Vicenza ha dichiarato l’avvio del procedimento per la dichiarazione di interesse culturale particolarmente importante di cui all’art. 10, comma 3, lettera d) del Decreto Legislativo 42/04 recante “Codice dei beni culturali e del paesaggio” relativamente al Campo di Concentramento di Montorio (“DAT La colombara”).

Tale provvedimento era stato auspicato da molte delle parti coinvolte – Associazione “montorioveronese.it”, Comunità Ebraica di Verona, Figli della Shoah, Comune di Verona – dopo che l‘Agenzia del Demanio, Direzione Regionale del Veneto, aveva ritirato dalla vendita, perlomento dall’Avviso d’Asta di unità immobiliari ad uso residenziale e non residenziale n. 2019/1369RI del 08/08/2019, l’ex palazzina militare DAT (Difesa Area Territoriale) “La Colombara”, ora meglio conosciuta come “campo di concentramento di Montorio, oltre alla IV Torre Massimiliana, sulle Torricelle e l’ex casa canonica di Avesa . Oggi quella speranza è diventata realtà. L’avvio del procedimento, con la sua conseguente positiva conclusione, potrà sancire la definitiva espunzione del Campo dei Concentramento dal piano di vendita immobiliare demaniale.

L’edificio denominato DAT Colombara” (l’acronimo DAT per i non addetti ai lavori significa Difesa Antiaerea Territoriale), collocato nelle campagne tra Montorio, nell’area vicina a Corte Colombare, e San Michele Extra, durante la Seconda Guerra Mondiale, è stato utilizzato per un periodo come luogo di detenzione per prigionieri politici ed ebrei nel 1944. L’identificazione dell’immobile, sfuggito a tutte le ricerche storiche, è avvenuta nel 2017 a seguito di una ricerca storica compiuta dagli autori del libro “26 Aprile. Una lunga scia di sangue tra Montorio, Ferrazze e San Martino Buon Albergo” ,Roberto Rubele, Cristian Albrigi e Gabriele Alloro a cui ha compartecipato l‘Associazione di Promozione Sociale “montorioveronese.it”. Ricordiamo che furono una sessantina gli Ebrei, donne, uomini e bambini, fatti prigionieri a Roma agli inizi del febbraio 1944, rinchiusi nel casolare vicino a Montorio e destinati, l’8 febbraio, nel lager di Auschwitz

La questione aveva coinvolto anche il Comune di Verona con l’intervento degli  Assessori Ilaria Segala e Edi Mari Neri le quali si erano impegnate a salvare la “DAT Colombara” dalla cessione. Sulla questione sono intervenuti il parlamentare veronese D’Arienzo Vincenzo il quale ha depositato al Senato della Repubblica il 31 luglio, al Ministro delle Finanze Giovanni Tria, relativamente al Campo di Concentramento (DAT “La Colombara”) un’interrogazione a risposta orale (tra le firme compare anche quella della Senatrice a vita Liliana Segre) a cui ha fatto seguito l’Atto di Sindacato Ispettivo n. 4-02041 , depositato il 30 luglio 2019, da parte della Senatrice De Petris Loredana.

L’ultimo evento per quel che riguarda il Campo di concentramento risale al 23 gennaio, in occasione della Commemorazione del “Giorno della Memoria”, nella cui giornata è stata deposta una targa commemorativa sulla ciclabile di via A. Da Legnago, in corrispondenza della strada che tutti i detenuti percorrevano per raggiungere la palazzina del Campo.

Non resta adesso che attendere l’esito del procedimento per la dichiarazione di interesse culturale, artistico, storico, archeologico o etnoantropologico particolarmente importante consapevoli che «(…) potendo un manufatto in condizione di degrado ben costituire oggetto di tutela storico-artistica, sia per i valori che ancora presenta, sia per evitarne l’ulteriore decadimento», così come deciso dai giudici del TAR Campania (SA) Sez. II nella Sentenza n.1123 del 25 giugno 2019.

Alberto Speciale

 

 
 
Classe 1964. Ariete. Marito e padre. Lavoro come responsabile amministrativo e finanziario in una società privata di Verona. Sono persona curiosa ed amante della trasparenza. Caparbio e tenace. Lettore. Pensatore. Sognatore. Da poco anche narratore di fatti e costumi che accadono o che potrebbero accadere nella nostra città. Ex triatleta in attesa di un radioso ritorno allo sport.

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