Camilla: «Con l’Inter bisognerà stare più serene, così potremo fare una bella prestazione»

 
 

Camilla Pavana, come altre atlete che per la prima volta hanno indossato la maglia gialloblù in questa stagione, si è già resa protagonista con la squadra per numero di presenze e solidità, diventando un punto forte dell’organico di Mozzecane.

Camilla, alla tua prima stagione in gialloblu hai giocato quasi sempre e, insieme alle compagne, centrato l’obbiettivo stagionale.

«Devo dire che è stata una stagione positiva per me. Arrivare in una squadra nuova che milita in un campionato così competitivo e riuscire a giocare così tanto è significativo per me. Ogni partita è stata a sé e non c’è stato nulla di scontato. All’inizio della stagione ci siamo prefissati degli obbiettivi che siamo riusciti a raggiungere e di questo ne sono felice. L’unica nota dolente, a livello personale, è stata sul piano realizzativo, ma nonostante ciò sono soddisfatta del campionato appena trascorso».

La Fortitudo ha segnato domenica scorsa il record di reti in questo campionato e il record di reti in trasferta. Una bella prova di carattere per cancellare le ultime prestazioni sottotono?

«Assolutamente. Siamo arrivate a Roma dopo quattro partite non molto positive a livello di risultato. Il nostro obbiettivo era quello di conquistare i tre punti e confermare il quarto posto in classifica, e così è stato. Sapevamo che se avessimo abbassato la guardia ci avrebbero fatto male, ma noi siamo entrate in campo determinate, con la convinzione e la voglia di vincere. Il record di goal è stato un valore aggiunto ad una bella prestazione. È stato importante per mostrare quanto possiamo e sappiamo fare».

Quali sono stati i momenti chiave della stagione?

«Di momenti chiave in questa stagione ce ne sono stati parecchi, sia positivi che non. Dalla vittoria ad Empoli alle sconfitte con Milan Ladies e Roma. Per me questi sono stati i momenti più importanti che hanno contribuito ad indirizzare il nostro percorso. Ciò non toglie che abbiamo fatto un gran campionato».

Chiusura stagionale con la squadra regina del campionato. Che atteggiamento bisognerà avere rispetto all’andata per prendersi una sorta di rivincita o comunque per fare una miglior prestazione?

«All’andata secondo me eravamo un po’ agitate, intimidite. Questo è emerso soprattutto nel primo tempo. Abbiamo avuto quell’atteggiamento perché giocavamo contro una buona squadra che era prima in classifica e allo stesso tempo volevamo mantenere il posto in classifica. Domenica, a differenza dell’andata, non abbiamo nulla da perdere quindi entreremo in campo, si determinate a fare una bella prestazione, ma piú serene e tranquille cercando di divertirci e di fare ció che ci riesce meglio. Secondo me questo é il modo per fare male ad una squadra come l’Inter».

La squadra ha dimostrato di possedere un organico importante su cui costruire la prossima stagione. per un passo ulteriore di crescita della squadra secondo te cosa manca?

«La squadra era ad un buon livello giá quest’anno e lo abbiamo dimostrato. In certi frangenti del campionato siamo state un pó ansiose e quando ci trovavamo in situazione favorevoli a noi non siamo riuscite a cogliere l’occasione e a sfruttarle, facendoci condizionare da fattori negativi. Forse su questo aspetto dobbiamo migliorare».

Ti sei già posta obbiettivi per la prossima stagione a livello di squadra e a livello personale?

«A livello di squadra bisognerà ripetersi senza commettere gli stessi errori e, anzi, cercando sicuramente di fare di piú. A livello personale punto a ripetere quanto fatto quest’anno e, inoltre, voglio trovare nuovi stimoli per cercare di migliorare».

A breve inizieranno i mondiali. Tu hai indossato la maglia azzurra e sai cosa si prova a rappresentare il proprio paese. Che significato ha per il calcio femminile e la sua espansione il fatto che le donne vadano ai mondiali e la nazionale maschile no?

«Il fatto che le donne vadano ai mondiali dimostra quanto si stia evolvendo il movimento qui in Italia. Emergono l’impegno e i sacrifici che fanno le atlete ma anche il lavoro di tutte le persone che sostengono e portano avanti questo movimento. La  partecipazione al mondiale ne é la prova».

Riccardo Cannavaro
Foto: Graziano Zanetti Photographer
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