Calzedonia, un rullo (quasi) compressore in CEV

 
 

Partita a senso unico se non fosse per un set, il terzo, gettato letteralmente al vento da Verona. Troppo forte la Calzedonia per i modesti serbi del Ribnica Kraljevo. Tuttavia è bene sottolineare che certe pause non devono ripetersi per evitare brutte sorprese specialmente in campionato.

LA CRONACA
Verona inizia a correre sin da subito grazie alla battuta e alla prima linea dove svetta il giovane Manavinezhad. Tuttavia serve molta concentrazione per non pensare di aver già vinto il match.

Grbic fa partire titolare Grozdanov e il bulgaro lo ripaga già con un inizio di match tutto fosforo. Alla prima battuta capitan Birarelli piazza subito due ace. Il muro della Calzedonia non lascia passare nemmeno un pallone, da paura quello a tre Manavinezhad-Stern-Grozdanov implacabile su tutti i palloni.

Kraljevo è davvero poca cosa, poco efficace in attacco e molto titubante in difesa. Il punto cha vale il set lo mette a segno Grozdanov.

Più combattuto il secondo set anche perché Verona gioca un po’ con il freno a mano tirato. La Calzedonia sembra aver spento il turbo perché non riesce più a giocare con la giusta determinazione pensando di aver già vinto la partita; manca la giusta cattiveria.

Il muro lascia passare qualche attacco di troppo e non chiude con tempestività sulle diagonali lasciando campo aperto agli avversari. Mini break dei padroni di casa sul servizio di Marretta grazie anche ad una ritrovata difesa che finalmente risponde colpo su colpo all’attacco serbo.

I padroni di casa vincono il secondo set ancora con un ace ma questa volta lo mette giù Birarelli seppur aiutato dal nastro della rete che smorza la battuta rendendo inutile la difesa degli ospiti.

Con il due a zero Verona è già qualificata agli ottavi e Grbic fa entrare Frigo e Paolucci per far rifiatare Pesaresi e Spirito.

È la battuta di Manavinezhad a disturbare la ricezione degli ospiti. Ma la Calzedonia ha troppi e improvvisi cali di intensità soprattutto in attacco sbagliando giochi semplici.
E questo costa caro a Verona che regala il set a Kraljevo.

Il quarto set vede i padroni di casa svegliarsi dal torpore del parziale precedente. Jaeschke alla battuta e Grozdanov in prima linea provano ad aprire la difesa degli ospiti.

Ci mette una pezza anche la difesa di Frigo capace di recuperare palloni incredibili e rilanciare l’attacco gialloblu.

La Calzedonia riprende a correre e arrivano anche le pipe di Manavinezhad.

Il match finisce tra gli applausi di un pubblico non numeroso ma caloroso e Verona approda agli ottavi di coppa con autorità.

Importanti le parole di coach Nikola Grbic: “sono contento di aver superato il turno ed essere agli ottavi di finale: non conosco la squadra che andremo ad affrontare, ma ora la testa deve essere alla gara contro Piacenza, un passo alla volta. Le difficoltà affrontate questa sera sono state una buona palestra per capire come affrontare ogni partita, soprattutto in Europa. I cali di tensione capitano, ma bisogna imparare a gestirli”.

TABELLINO

CALZEDONIA VERONA – RIBNICA KRALJEVO 3-1 (25-16, 25-21, 23-25, 25-12).

CALZEDONIA VERONA: Paolucci 3, Stern 6, Marretta 7, Birarelli 10, Frigo (L2), Grozdanov 13, Spirito, Manavinezhad 14, Jaeschke 15, Pesaresi (L1). Ne: Mengozzi, Pajenk e Maar. All. Grbic. RIBNICA KRALJEVO: Mocic (L1), Stefanovic 8, Trivunic, Markovic, Vukmirovic, Meduric 3, Petrasinovic, Milovanovic 6, Paunovic 11, Skakic, Bojic 13, Bicanin 3. Ne: Zecevic e Savic (L2). All. Macuzic.

Arbitri: Mcdougall e Ewald.

Durata set: 23’, 24’, 28’, 20’. Spettatori: 1368.

Le cifre: Verona: battute sbagliate 21, ace 10, ricezione positiva 41% (perfetta 19%), attacco 47%, muri 11, errori. 30.

Kraljevo: battute sbagliate 16, ace 3, ricezione positiva 37% (perfetta 17%), attacco 35%, muri 4, errori 30.

Il Migliore: Jaeschke.

 
 
Sono di Verona, nato il 15 gennaio, quindi Capricorno. Ho un temperamento deciso ma anche la giusta allegria per le origini senesi del nonno paterno. Ho una laurea magistrale in editoria e giornalismo conseguita con il massimo dei voti. Iscritto All’ODG del Veneto, nel tempo libero sono istruttore minibasket a Lugagnano. Scrivo per il Corriere dello Sport. Credo neello sport per tutti. Nel 2014 la mia passione mi ha portato a Sochi per seguire i Giochi Paralimpici Invernali. Amo il Teatro: Shakespeare in particolare. Mi piace il nuoto e quando posso vado in mountain bike. Sono sincero: dico sempre quello che penso. Sempre di corsa ma mi piace così.

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