La Calzedonia si beve i francesi

 
 

CALZEDONIA VERONA – MONTPELLIER VOLLEY UC 3-1 (26-24, 27-25, 22-25, 25-22). CALZEDONIA VERONA: Pajenk 12, Stern 16, Marretta, Birarelli 8, Maar 7, Spirito 2, Manavinezhad 5, Jaeschke 18, Pesaresi (L1). Ne: Paolucci, Frigo (L2), Grozdanov, Djuric. All. Grbic. MONTPELLIER VOLLEY UC: Kaba 1, Cedic 4, Aganits 3, Delgado Escribano 13, Saitta 2, Patry 27, Panou 1, Bassereau 4, Sens, Duee (L). Ne: Caporiondo, Lecat. All. Lecat. Arbitri: Skudnik e Ozmen Yildiz. Durata set: 29’, 30’, 30’, 28’. Spettatori: 1624.

Le cifre: Verona: battute sbagliate 19, ace 4, ricezione positiva 58% (perfetta 24%), attacco 42%, muri 13, errori 41. Montpellier: battute sbagliate 19, ace 4, ricezione positiva 38% (perfetta 16%), attacco 41%, muri 8, errori 32.

Il Migliore: Patry.

Partita incredibile quella vista all’AGSM Forum. La Calzedonia vince i primi due set senza brillare eccessivamente. due parziali strappati ai vantaggi dopo aver lottato sino alla fine. Nel terzo regala letteralmente il set ai francesi. Il quarto sembra senza storia quando Verona arriva a gestire 6 punti di vantaggio per poi crollare e vedere i fantasmi del tie-break. Ma la freddezza di Jaeschke risolve il match e per la Calzedonia il ritorno in Francia forse è un poco più sereno anche se non sarà facile perché sarà sicuramente una bolgia.

LA CRONACA
Quarti di finale davvero insidiosi questi contro i transalpini. Una squadra atleticamente forte e molto insidiosa in ogni fondamentale. Verona parte un po’ troppo contratta. Qualche imprecisione di troppo a muro e poca cattiveria in attacco.

Ci pensano gli errori in battuta dei francesi a tenerci a galla. Davvero ispirato il palleggiatore ospite Saitta capace di dare fantasia all’attacco del Montpellier che tira forte in battuta. Sono Pajenk e Jaeschke che resistono a muro. Quello avversario sembra davvero insuperabile. Grbic chiama subito time-out per riflettere su quanto accade in campo. Forse questo è il primo vero avversario di spessore in questa CEV. Spirito innesca la pipe di Jaeschke e l’americano risponde presente.

Da temere le diagonali di Patry che lasciano il segno nella difesa veronese. Un set, il primo, che scorre sul filo dell’incertezza con Birarelli che si guadagna il set point ma è un tocco morbido di Jaeschke a regalare la vittoria. Solo i nervi saldi permettono a Verona di vincere il set. Sicuramente il 16% in ricezione di Montpellier ha avuto un peso non indifferente nell’economia di gioco dei francesi.

Il secondo set si apre nello stesso modo del primo con Montpellier all’attacco e Verona a subire. Manavinezhad sale in cattedra con due servizi micidiali. Sono i vantaggi e due errori di Cedic a regalare il parziale a Verona.

Il terzo set sembra la fotocopia dei primi due. Verona trova un piccolo vantaggio grazie al mani out di Jaeschke. Gli scaligeri, nel finale del terzo, gettano al vento l’esiguo vantaggio accumulato. Ci pensa Patry a riportare in parità i suoi e con una giocata intelligente porta in vantaggio Montpellier e i francesi chiudono sul 22 a 25. Il 37% finale in attacco di Verona spiega in parte le difficoltà veronesi concretizzatesi in errori che hanno permesso ai francesi di restare in partita sino nei momenti finali.

Quarto set che parte con i francesi in palla dopo la vittoria in quello precedente. Regia incostante quella di Spirito che non riesce a trovare il ritmo partita. Sono Maar e ancora il solito Jaeschke a provare a martellare la difesa francese ma alcuni errori costringono Grbic al time-out.

Scompare nuovamente il muro di Verona mentre le diagonali da posto quattro di Bassereau fanno tremare le mani alla difesa veronese. Montpellier sembra un po’ calata e la Calzedonia ne approfitta prendendo un primo piccolo vantaggio (14-9). Verona, però, questa volta non sembra si appaghi dell’esiguo vantaggio e continua a spingere sull’acceleratore conscia che la formazione transalpina non è mai doma. I padroni di casa, nel finale, sciupano 6 punti di vantaggio rischiando di portare i francesi al quinto ma una schiacciata di Jaeschke regala set e partita a Verona.

Al termine della partita abbiamo intervistato il coach della nazionale italiana di pallavolo Blengini giunto a Verona per osservare Spirito. significative le sue parole. “È stata una partita intensa. I francesi hanno dimostrato di essere squadra ostica. A questo punto del torneo non ci sono partite semplici perché il tasso tecnico è più elevato. Il risultato certamente è positivo anche se il match ha dimostrato che non è facile fare risultato. Verona ha giocato bene anche se adesso l’aspetta una trasferta insidiosa in Francia”.

 
 
Sono di Verona, nato il 15 gennaio, quindi Capricorno. Ho un temperamento deciso ma anche la giusta allegria per le origini senesi del nonno paterno. Ho una laurea magistrale in editoria e giornalismo conseguita con il massimo dei voti. Iscritto All’ODG del Veneto, nel tempo libero sono istruttore minibasket a Lugagnano. Scrivo per il Corriere dello Sport. Credo neello sport per tutti. Nel 2014 la mia passione mi ha portato a Sochi per seguire i Giochi Paralimpici Invernali. Amo il Teatro: Shakespeare in particolare. Mi piace il nuoto e quando posso vado in mountain bike. Sono sincero: dico sempre quello che penso. Sempre di corsa ma mi piace così.

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