“Sono da sempre contraria alla realizzazione del TAV Brescia-Padova. Chi mi conosce sa la mia posizione e gli obiettivi per i quali mi sono battuta nel corso degli anni. Ebbene dopo tante mobilitazioni, ora siamo di fronte ad una situazione nuova: infatti, nei giorni scorsi, il Governo ha reso noto che sono allo studio le soluzioni migliori per rendere più sostenibile ed efficiente possibile un’opera ereditata dal passato, ma che può ancora essere modificata in modo significativo. Io auspico che questo cambiamento sia molto significativo, e sono certa che tutto verrà studiato attentamente per tenere insieme le compatibilità economiche e ambientali che abbiamo sempre invocato”.
È quanto scrive sulla propria pagina Facebook la deputata del Movimento 5 Stelle e presidente della commissione giustizia alla Camera, Francesca Businarolo.
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La questione TAV – prosegue Businarolo –
nel nostro territorio come altrove ripropone i limiti del pensare il futuro e i contrasti tra sviluppo e ambiente: nonostante anni di battaglie ecosostenibili siamo ancora al punto che alcuni settori imprenditoriali chiedono a tutti i costi la realizzazione di tratte di alta velocità laddove, secondo altri, sarebbe utile l’ammodernamento delle infrastrutture già esistenti: ed in ogni caso le cose nel corso del tempo sono andate avanti, sono state fatte gare e firmati contratti.
Per ricordare alcuni punti fermi: noi non siamo mai stati contro le grandi opere ma contro le opere inutili, come hanno scritto 35 amministratori del Movimento 5 Stelle che in un documento si dicono delusi dalla scelta del Governo; poi aspettiamo di conoscere l’analisi costi-benefici e le 309 ‘prescrizioni’ al progetto, cioè adeguamenti chiesti dal CIPE (il Comitato interministeriale per la programmazione economica) sulla base delle segnalazioni dei territori, alla Cepav Due, l’azienda che ha vinto la gara per la realizzazione del primo lotto: si tratta di importanti, e numerose, modifiche al progetto che riguardano ambiente, viabilità, economia del territorio.
La questione è aperta – conclude Businarolo – a noi il compito di continuare a presidiare i nostri territori affinché le opere rispettino la nostra salute e il nostro ambiente”.
