Lunedì 14 riprenderanno le lezioni a scuola e i nostri ragazzi torneranno in aula. Molte le incognite sulle modalità della ripresa.In queste settimane convulse tutti gli operatori scolastici si sono prodigati per sopperire ai gravi ritardi con il quale lo Stato e qualche Sindaco hanno diramato le linee guida organizzative. Peraltro ancora oggi in parte non definitive.
Che la scuola sarebbe ripresa era noto da tempo, che si bisognasse da subito concentrare le forze sulle vere priorità era evidente.
-Quando e come andare a scuola?
-come gestire le entrate e le uscite?
-come organizzare le lezioni?
-come attuare le misure precauzionali sanitarie per la sicurezza dei ragazzi e degli insegnanti?
-come comportarsi in caso di casi sospetti?
Domande semplici che richiedevano riposte chiare e altrettanti semplici.
Invece sarà probabilmente il caos, mi auguro non sia così ma temo di essere più realista del re.
A Verona non sono ancora stati chiariti alcuni aspetti del trasporto scolastico. I banchi singoli, da tempo presenti in molti plessi scolastici della Città, sono stati integrati in parte dagli “inutili” banchi a rotelle del ministro Azzolina.
Alcune scuole avranno bisogno di istallare tensostrutture esterne per rispettare le distanze in aula tra gli alunni.
Misurare la febbre a scuola o a casa? Mascherina per tutti o fai da te da casa? Mensa si o mensa no?
Insomma ancora molte incertezze.
È per questo che ho deciso, in occasione dell’inizio di questo particolare anno scolastico, di supportare le famiglie attivandomi, fattivamente, presso gli organi competenti, tenuti alla risoluzione delle eventuali diverse criticità che venissero riscontrate e a me indicate dai genitori degli alunni.
Ho, pertanto, aperto un indirizzo di posta elettronica [email protected]per ricevere le vostre segnalazioni, per darne un immediato riscontro, per una più diretta e, mi auguro, efficiente comunicazione.
