“Botte da orbi nel centrosinistra”

 
 

Insulti, reciproche accuse di incapacità e opportunismo politico, bagarre tra esponenti veronesi del Movimento 5 Stelle e l’ex ministro Carlo Calenda e il suo partito Azione. Non c’è che dire, davvero un bell’esempio di coalizione coesa. E pensare che sono gli stessi che fino a qualche settimana fa parlavano di un centrodestra diviso e frammentato”.

Così Verona Domani commenta le polemiche di queste ore tra Francesco Carcangiu, esponente del M5S, ma candidato nella lista Damiano Tommasi Sindaco e Carlo Calenda, leader di Azione, entrambe forze politiche che compongono la coalizione di centrosinistra che alle amministrative sostiene Tommasi.

“In fondo hanno ragione entrambi. L’esponente grillino quando critica Calenda per il suo operato, i referenti veronesi di Azione quando giudicano il movimento pentastellato una forza giustizialista rea di aver ostacolato l’industria e l’economia italiana e aver cercato di sabotare TAP e altre infrastrutture”, commentano i rappresentanti della lista civica di centrodestra che sostiene Sboarina. “Botte da orbi tra presunti alleati, che confermano la totale disomogeneità di diverse forze politiche totalmente differenti tra loro, che stanno insieme solo per interessi elettorali. Un’insalata nizzarda di radicali, promotori e sostenitori di referendum sul fine vita, sulla liberalizzazione della droga, presunti neo-liberali come si definisce Calenda, forze manettare ormai cadute in disgrazia ed esponenti che si definiscono fortemente cattolici e conservatori, come lo stesso Tommasi. Una coalizione che sta dimostrando in queste settimane tutte le sue incongruenze e le sue contraddizioni. Come tra il 2002 e il 2007″.

 
 

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