Botte ai botti. Tutte le sanzioni (e l’inutilità) di salutare il 2020 con i petardi

 
 

Dal 2018, il divieto di scoppiare botti, petardi e fuochi d’artificio sul territorio comunale è normato da un preciso articolo del regolamento di Polizia locale, il 31 bis, che prevede sanzioni fino a 200 euro per chi non lo rispetta.
Una norma valida tutto l’anno, che diventa particolarmente attuale a poche ore dalla notte di San Silvestro.

Quest’anno, inoltre, si sono aggiunti ulteriori deterrenti al fenomeno dei botti di fine anno. Anzitutto il coprifuoco previsto per le 22, che impone a tutti i cittadini di rimanere in casa dopo quest’ora; quindi il divieto, come da regolamento, di usare materiale pirotecnico in presenza di persone, animali e luoghi sensibili come ospedali, case di riposo ed aree faunistiche; il rispetto e la salvaguardia delle categorie più fragili, a cominciare dagli anziani, molti dei quali passeranno l’ultima sera dell’anno da soli in casa o in compagnia del proprio amico a quattro zampe; infine il pericolo che tale attività comporta nei confronti degli animali, che restano traumatizzati dai rumori e spesso scappano dai giardini con il rischio di finire sotto qualche auto con gravi conseguenze per la loro incolumità e per chi si trova alla guida.

Da qui il doppio richiamo delle istituzioni ai cittadini, perché capiscano la particolarità del momento e festeggino la fine del 2020 senza ricorrere a materiale pirotecnico; ai proprietari di animali, affinché li proteggano tenendoli al sicuro in casa.
Se infatti chi viola il regolamento sui botti è punibile con una sanzione amministrativa di 200 euro, una multa è prevista anche per i padroni che non riescono a garantire l’incolumità del proprio animale.

L’appello dell’Amministrazione comunale, a poche ore dalla notte dedicata a festeggiare il nuovo anno che arriva, è quello delle massima responsabilità e attenzione verso un fenomeno che la pandemia rende ancora più pericoloso e quindi da evitare.

A sorvegliare sul fenomeno, nella sera del 31 dicembre, ci saranno gli agenti della Polizia locale, pronte a sanzionare chi non rispetta i divieti.
Il richiamo alla responsabilità da parte dei cittadini è stato fatto oggi dal sindaco Federico Sboarina. Insieme a lui, nel punto stampa in streaming, il consigliere comunale delegato alla Tutela degli animali Laura Bocchi e il comandante del Nucleo di Guardie Eco Zoofile di Verona Massimo D’Errico.

Quest’anno ci sono molti buoni motivi per non fare botti e fuochi d’artificio la notte del 31 dicembre – ha detto il sindaco -. Anche se a Verona il numero di persone che si feriscono con i botti è sempre molto limitato, è bene ricordare che la priorità delle nostre strutture sanitarie è ancora il Covid, che resta la nostra emergenza principale. Ciò non significa che non dobbiamo festeggiare, anzi, brindiamo pure alla fine di questo anno disastroso ma facciamolo con quel senso di responsabilità che è diventato il nostro ‘mood’ quotidiano. Massima attenzione verso le categorie più fragili, gli anziani anzitutto, per molti di loro questo è un periodo di solitudine forzata, non rendiamola ancora più faticosa con comportamenti che possono turbare le loro serate. Ricordo inoltre che dalle 22 scatta il coprifuoco, nessuno può stare fuori casa se non per comprovati motivi di emergenza e necessità. I fuochi d’artificio non sono certo uno di questi”.

In mancanza delle tradizionali feste in piazza, è presumibile che quest’anno aumenti il numero di botti e fuochi d’artificio ‘fai da te’, nei cortili delle abitazioni private o addirittura sui balconi – ha detto Bocchi-. Nulla di più pericoloso, il regolamento parla chiaro, niente botti a meno di 500 metri di distanza da luoghi sensibili o in presenza di persone e animali, pena una multa da 200 euro. Ogni anno sono davvero tanti gli amici a quattro zampe che restano traumatizzati dal rumore e dallo scoppio dei fuochi d’artificio, i più deboli e anziani rischiano addirittura di morire, molti altri cercano di fuggire, con la probabilità di cadere in fossati o essere investiti dalle auto. Tra le categorie fragili mi permetto di aggiungere anche le persone affette da autismo, di cui Verona protegge fieramente i diritti. I bambini in particolare vengono profondamente traumatizzati dai botti e cadono in crisi che non riescono a gestire. Una violenza che possiamo loro risparmiare dicendo semplicemente no ai fuochi d’artificio.

A prescindere dalle sanzioni amministrative – ha ricordato il comandante D’Errico -, chi fa uso di fuochi d’artificio e materiale pirotecnico è responsabile sia in denaro, qualora dovesse procurare danni di qualsiasi natura, ma anche penalmente laddove si verificassero problematiche peggiori”.

 
 

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