Botta e risposta Tosi-Perini sui maranza,i fascisti e Forza Nuova

 
 

“Dà dei fascisti a Forza Nuova, ma qua a essere antidemocratica è la sinistra veronese, che vorrebbe vietare la piazza a una forza politica, certamente estremista, ma che è riconosciuta e legittimata pienamente dello Stato italiano ed è quindi libera di potersi esprimere. E che, nella fattispecie, pone un tema che esiste come quello dei maranza e dell’insicurezza che generano”. 

Lo afferma l’europarlamentare di Forza Italia Flavio Tosi, a proposito delle reazioni a Verona di Pd, Sinistra Italiana e Anpi sulla manifestazione di sabato in piazza Cittadella di Forza Nuova.

Tosi spiega: “La sinistra nega il problema, ma è un dato di fatto che oggi le nostre periferie, e perfino il centro storico, vivano un problema enorme di degrado e insicurezza urbana generato da bande giovanili formate da alcuni italiani di seconda generazione che non vogliono stare alle regole e adottano comportamenti socialmente devianti e delinquenziali. Il fenomeno delle cosiddette baby gang dovrebbe suggerire qualcosa”. 

Tosi pertanto sottolinea “che il motivo della manifestazione ha una sua valenza, e che la sinistra in fatto di politiche sulla sicurezza continua a essere colpevolmente deficitaria, non solo non le pratica, ma nemmeno le considera”. E soprattutto, conclude Tosi, “al di là di tutto, di come la si pensi, non si può arrivare a voler vietare una piazza a una legittima forza politica, qualunque essa sia. Non è un atteggiamento democratico”.   

Ma la risposta di Sinistra Italiana non si fa attendere mediante Luca Perini, Segretario Provinciale di Sinistra Italiana Verona

“Fa specie sentir dire proprio da Tosi che la sinistra sarebbe antidemocratica considerando che oggi l’attuale governo, ad esempio sul ddl sicurezza,  sta esautorando e scavalcando proprio il parlamento dal suo ruolo principale.

Oggi a Verona potremmo avere delle delle similitudini con il passato?

Al tempo fu proprio Tosi insieme ad altri esponenti della Lega a fare una campagna d’odio contro i Rom dove la quarta sezione penale della Corte di Cassazione condannò poi lui e ad altri cinque esponenti leghisti in via definitiva per aver «propagandato idee razziste» violando la legge Mancino. 

Ieri erano i Rom e oggi sono i Maranza? 

Chiediamo nuovamente a Questura e Prefettura l’annullamento dell’autorizzazione a procedere del presidio in oggetto perché rappresenta il tipico esempio di camuffamento fascista che istiga all’odio etnico e razziale oltre ad essere un oggettivo problema di ordine pubblico. 

Chi risponderà alla pubblica cittadinanza se ci saranno come a Milano delle spedizioni squadriste e violente? Diciamo no ai fascisti mascherati; La Prefettura e Questura non diano nessuna autorizzazione”.