Bort, cinquant’anni di vignette sulla Settimana Enigmistica

 
 

Le ultime parole famose… era la vignetta in basso a destra, nelle due pagine dedicate solo ad esse in fondo alla Settimana Enigmistica. Chi l’ha disegnata per oltre cinquant’anni, Mario  Mario Bortolato, in arte Bort, ci ha detto addio a 92 anni, lasciando un piccolo patrimonio umoristico, specchio sociale dell’evolversi dei costumi del nostro paese, finemente ritratto in bianco e nero, con fisionomie inconfondibili.

Nato a Salzano, in provincia di Venezia, nel 1926, Bortolato è mancato alcuni giorni fa ad Alessandria, ove abitava. Marc’Aurelio, Epoca, L’Europeo, Le Ore… lasciò traccia sulle testate più lette; nel 1955 vinse il Dattero d’Argento al Festival dell’Umorismo di Bordighera e nel 1962 iniziò a collaborare con i Disegnatori Riuniti, storica agenzia di umoristi italiani, arrivando alla mitica Settimana Enigmistica, fino al 2013. Grazie alla quantità di tavole inedite in archivio, le pubblicazioni sono proseguite fino al primo gennaio 2017.

Nell’autunno 2016 la Filanda Romanin Jacur di Salzano ha ospitato la mostra multimediale “La settimana di Bort & umoristica scholastica“, organizzata dall’assessorato alla Cultura di Salzano, in collaborazione con l’associazione culturale “WEB2012” che ne ha curato l’allestimento.

Nel 2017 è stato il Museo del Fumetto a Milano a ricordarlo in “Scusate se rido“, mostra sui Disegnatori Riuniti con opere, oltre a quelle firmate Bort, di Cassio Morosetti (fondatore dell’agenzia), Gino Barberis, Roberto Casale, Antonio Botter, Adriano Carnevali, Giuseppe Coco, Cesare Bruni, Franco Castellano, Giuseppe Moccia, Ernesto Cattoni, Giorgio Cavallo, Danilo Aquisti, Rino D’Anna, Francesco Putzolu, Guido De Maria, Adriano di Pasquale, Vittorio Galetto, Delfino Galetto, Vittorio Grimandi, Gianni Isidori, Alfredo Malagola, Umberto Mannu, Marzio Lucchesi, Gaspare Morgione, Bruno Prosdocimi, Sergio Toppi, Vittorio Vighi, Giuseppe Zatta.

 

 
 
Sono nata a Verona sotto il segno dei Pesci; le mie radici sono in Friuli. Ho un fiero diploma di maturità classica ed una archeologica laurea in Lettere Moderne con indirizzo artistico, conseguita quando “triennale” poteva riferirsi solo al periodo in cui ci si trascinava fuori corso. Sono giornalista pubblicista dell’ODG Veneto e navigo nel mondo della comunicazione da anni, tra carta, radio, tv, web, uffici stampa. Altro? Leggo, scrivo, cucino, curo l’orto, visito mostre, gioc(av)o a volley. No, non riesco a fare tutto, ma tutto mi piacerebbe fare. Corro contro il tempo, ragazza (di una volta) con la valigia.

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