“E’ evidente come il sole che la mozione della Lega – dichiara Mauro Bonato – nasce dalla rabbia circa la mancata nomina del loro presidente. Infatti nel passaggio che è stato tolto si dice che la nomina esclusivamente tecnica del presidente non è espressione del nostro territorio. Oggi possiamo affermare che con la mozione Grassi votata all’unanimità il sindaco di Verona è sotto tutela dei due gruppi Lega Nord e Verona domani. Infatti dovrà illustrare ai consiglieri il lavoro svolto rispetto alle operazioni finanziare di possibili aggregazioni e dovrà coinvolgere i consiglieri nella definizione delle migliori strategie, dovendo fornire ai consiglieri lo stralcio dell’accordo sottoscritto tra Agsm, Aiem e A2a, per il quale ho già fatto la richiesta di accesso agli atti questa mattina”.
Durante il dibattito la consigliera Grassi ha chiesto che ci sia una leadership di Agsm su A2a. “Leggendo i dati di A2a – continua Bonato – non sarà possibile alcuna leadership scaligera. La dimensione di A2a è di rilevanza europea e i suoi bilanci sono di oltre otto volte AGSM, per cui la nostra azienda sarà fagocitata e non conteremo più nulla. Se andrà avanti la partita A2a, la nostra amministrazione verrà ricordata per aver ceduto la più importante multiutility scaligera in altre mani. Rimango convinto l’aggregazione delle aziende del Nord-est era la strada migliore per affrontare le sfide sul mercato nazionale delle multiutility”.
“Infine ricordo che entro fine giugno ci sarà da risolvere il problema del projet di Amia che andrà di sicuro ad impattare nei futuri assetti di Agsm.”
