Bonato “Paperone”, Velardi a 0 (grazie a Covid e Draghi). “Redditometro” 2020 di Sala Gozzi

 
 

Il “Paperon de’ Paperoni” di Sala Gozzi, il parlamento scaligero dei consiglieri comunali, è Mauro Bonato (Verona Domani). Una lunga e proficua carriera all’interno di AMIA, prima ancora come parlamentare della Repubblica, nell’anno fiscale 2020 ha dichiarato una somma record di 121.368€.

Fanalino di coda, segno molto amaro dei tempi difficili che stiamo vivendo (soprattutto il comparto dell’intrattenimento e pubblico spettacolo) è l’imprenditore, organizzatore di eventi e presidente della Commissione Politiche Giovanili Andrea ‘Macario’ Velardi (Lega): 0 euro.

Com’è tradizione (e obbligo di legge), sono stati resi pubblici i redditi degli amministratori comunali, riferiti alle dichiarazioni del 2020.
Come riporta precisamente Lillo Aldegheri sul Corriere di Verona, anche questa volta non mancano rappresentanze di ogni tipologia di contribuente. Andiamo più nel dettaglio.

Nella fascia che contempla redditi oltre i 100.000€, dopo Bonato, ci sono GianMarco Padovani (Fratelli d’Italia e detentore del primo posto l’anno scorso), titolare di una nota e storica farmacia a Borgo Trento, con 120.411€.
Segue l’assessore Daniela Maellare che ha preso il posto del compianto Stefano Bertacco; già dirigente comunale, oggi in pensione, con 113.979€.
Chiude il trio Ciro Maschio, deputato di Fratelli d’Italia ed avvocato, con 100.345€.

Nella fascia bassa, per redditi sotto i 10.000€, oltre al già citato Andrea Velardi, troviamo Daniele Perbellini (Battiti), pensionato, con 8.592€, Marta Vanzetto del MoviMento 5 Stelle, avvocato, con 9.941€.
In mezzo, c’è di tutto un po’: il sindaco Federico Sboarina, avvocato, è nono in classifica, con 83.027€. Il primo cittadino ha dichiarato la proprietà di un fabbricato, un’auto e uno scooter: una Skoda Kodiaq e un Piaggio Medley.
L’ex sindaco Flavio Tosi dichiara un reddito di 57.971€, la proprietà di una casa con garage e la parziale nuda proprietà di due fabbricati, uno a Verona e uno a Brenzone più un’Audi 6, mentre la moglie, Patrizia Bisinella, si ferma a 19.165€ ed è proprietaria di un’Audi Q5 e di una Volkswagen New Beattle.

Passando nella minoranza (ma non per questo meno ricca), Michele Bertucco (Sinistra in Comune), bancario, è a quota 51.244€ ed è proprietario di un fabbricato.
Federico Benini (PD), di mestiere “sondaggista”, è a quota 19.745€. Tommaso Ferrari (Traguardi) è a quota 45.271€.

Tra i leader del centrodestra, Nicolò Zavarise, commissario provinciale della Lega e assessore alle Attività Economiche e Commercio, dichiara 52.788€ e la proprietà di due fabbricati, uno a Verona e uno a Chienes, in provincia di Bolzano.

Fra gli assessori, il più “povero” è quello alle Aziende Partecipate, Stefano Bianchini con 14.741€ dichiarati. In fascia alta, oltre a Daniela Maellare, anche l’assessore alla Cultura, Francesca Briani con 95.608€, comproprietaria di 3 fabbricati e con la nuda proprietà di altri cinque, quella all’Urbanistica, Ilaria Segala con 78.461€, proprietaria di un fabbricato e della metà di un altro e, in tutto o in parte, di 7 terreni e l’ex assessore Andrea Bassi, a quota 83.732€.

 
 

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