Patrizia Bisinella, candidata sindaco per il centrodestra a Verona, ha presentato ieri la sua lista al parco di Santa Teresa, location scelta in quanto «esempio concreto della buona amministrazione che abbiamo portato avanti in questi anni, durante i quali sono stati creati 200mila metri quadrati di spazi verdi, con particolare attenzione alle periferie e all’insegna di una città più vivibile per le famiglie». Il sindaco uscente e compagno di vita, Flavio Tosi è arrivato una manciata di minuti dopo, aggiungendosi ai quasi trecento candidati «che – ha spiegato Bisinella – hanno deciso di mettersi a disposizione della città, molti dei quali professionisti, altri che non hanno alcuna esperienza amministrativa». Tosi ha affidato a una metafora calcistica il suo commento sulla candidatura: «Il passaggio di testimone? Speriamo avvenga già l’11 giugno con la permanenza di una squadra, in cui cambia solo il capitano e Tosi farà la punta in Consiglio comunale».
Sulle priorità individuate da affrontare in città – la riqualificazione dell’ex-Arsenale, il traforo, un’offerta culturale più ampia e internazionale per un turismo più qualificato, una macchina burocratica efficiente per attrarre più investimenti, una migliore qualità di vita con servizi a misura della persona e degli anziani – così Bisinella: «Noi rappresentiamo il centrodestra vero, serio, pragmatico, responsabile, che non prende ordini da nessuno, perché siamo in grado di guidarci da soli e vogliamo far crescere la città».
Otto al momento le liste in corsa: Lista Tosi, Fare!, Ama Verona (coordinata da Zeno Pescarin e Benedetta Bonomo), Forza Verona (la lista in capo ai fratelli Giorgetti che potrebbe ancora confluire in Ama Verona), Verona si muove (con capolista Giorgio Pasetto), Pensionati Veneti, Csu Union Veneta, La voce della gente.
