Bilancio Positivo per eliminare le diseguaglianze sociali

 
 

Robin Hood, personaggio semi leggendario dell’undicesimo secolo, generoso giustiziere che rubava ai ricchi per dare ai poveri, rappresenta lo stereotipo che piace al popolo perché raddrizza le sorti degli eterni sconfitti sull’altare delle differenze sociali.

L’ossimoro del fuorilegge onesto che restituisce ai cittadini le ingenti tasse raccolte dallo Sceriffo di Nottingham, a Verona si chiama Michele Bertucco, trino nella gestione di Bilancio, Patrimonio e Lavoro, efficace nell’ottenere risultati di ampio respiro per il benessere dei veronesi.

Per molti anni fiero paladino dell’opposizione, in sette mesi di Giunta mette in pratica i principi che rappresentano le sue stelle polari, preferendo dare spazio a fatti a difesa degli svantaggiati senza dimenticare la concretezza di opere da anni reclamate ma ancora non germogliate.

NO TAX AREA

Licenziata per andare incontro alle famiglie che più risentono della crisi energetica e del continuo aumento del costo della vita, la manovra interviene sull’addizionale comunale all’Irpef alzandone la soglia minima di esenzione.

La no tax area passa da 10 mila a 12 mila euro, aumentando così la fetta di veronesi che dal 2023 in poi non dovranno pagare l’aliquota, fissata nella misura dello 0,80% sul reddito imponibile. Carteggi alla mano, cioè sulla base di dati oggettivi sulle dichiarazioni dei redditi 2020, su 197 mila contribuenti ben 67.500 saranno esentati dal pagamento, con un incremento di 7.300 cittadini rispetto alla soglia precedente.

RISORSE PER IL FILOBUS

D’accordo, i cantieri sono bloccati perché manca il via libera del Cipess (atteso comunque per metà febbraio), tuttavia le buone intenzioni e la prospettiva di alzare l’asticella nella realizzazione di un’opera che diventerà patrimonio della città, non sono rimaste vacue: poco prima di Natale sono stati dirottati nelle casse dell’ente che ne gestisce lo sviluppo – AMT3 – 1.500.000 euro, aumentandone il capitale sociale e permettendo così all’Azienda di proseguire l’opera senza assilli e ansie.

LAVORO AI DISOCCUPATI

Completano il quadro numerose iniziative a garanzia del diritto al lavoro, rivolto a disoccupati con contratti a tempo determinato di sei mesi per 20 ore settimanali, che possa permettere il raggiungimento del diritto al sussidio di disoccupazione mediante “Lavori di pubblica utilità e cittadinanza attiva”. In un periodo storico particolarissimo, oggettivamente complicato per i non pochi salti mortali che le famiglie devono compiere per far quadrare i bilanci, non proprio operazioni amministrative di secondaria importanza.

 
 

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