Bilancio Festival Lirico: numeri oltre le aspettative

 
 

I numeri raccontano un successo che va oltre le aspettative, un risultato frutto di un grande lavoro di squadra e che incentiva a proseguire il percorso iniziato.

Sabato 7 settembre, con l’ultima rappresentazione dell’Aida, il festival lirico ha chiuso la 97esima stagione. Significativo, rispetto al 2018, l’aumento percentuale sia di pubblico che di incassi che, in entrambi i casi, rappresenta il miglioramento più importante degli ultimi sei anni.

“Questa stagione è figlia di quel progetto che avevo in mente per la nostra Fondazione quando sono diventato sindaco, e che ho condiviso con istituzioni e partner cittadini che ci hanno creduto – ha detto il sindaco -. Un successo di squadra, dove i veri protagonisti sono i lavoratori della Fondazione Arena, una macchina che non si ferma mai e che, calato il sipario di un’opera, è già al lavoro per un nuovo allestimento. Questo, però, non va inteso come un traguardo, bensì come una tappa di un percorso ancora lungo. Certo sono numeri che parlano da soli, tanto più se si considera la situazione in cui versava la Fondazione quando si è insediato il nuovo Consiglio di indirizzo, l’8 gennaio 2018, sull’orlo del fallimento e in regime di commissariamento. Ed è anche la dimostrazione che, aver messo professionisti competenti alla guida di Fondazione e aver scelto di alzare l’asticella della qualità, sono state carte vincenti. L’ente lirico è un gioiello nel gioiello, non solo perché dà lavoro a centinaia di famiglie, ma perchè produce quella cultura che ci rende unici al mondo, con un indotto economico a vantaggio di tutto il territorio. Ora ci aspetta la sfida di rendere strutturale questa stabilità e migliorare ancora di piùla qualità degli spettacoli”.

“Il festival areniano è come una falange macedone, un piccolo paese che lavora dentro l’anfiteatro” ha detto Gasdia, alludendo al numero di lavoratori che in estate arriva a 1500. Per il sovrintendente il successo dell’ultimo festival è dovuto soprattutto all’elevata qualità artistica che ha caratterizzato tutti i 51 spettacoli andati in scena, dal primo all’ultimo.

“Oltre agli artisti di fama mondiale che hanno solcato il palco quest’estate, ad ogni spettacolo vi era un cast di altissimo livello, che è stato sicuramente apprezzato dal pubblico appassionato e conoscitore dell’opera. Siamo partiti con il botto, con la prima in mondovisione in ricordo di Zeffirelli, ma tutta la stagione ha registrato numeri da record, compresa l’ultima Aida che è stata vista da 11 mila spettatori. Questi risultati ci ripagano del lavoro svolto e ci danno entusiasmo per i traguardi che ci aspettano i prossimi anni, primo tra tutte la centesima edizione del festival nel 2022”.

I numeri del 97esimo festival

In 51 serate ci sono state 426.649 presenze, pari all’8,56 per cento in più rispetto all’anno scorso. Segno più anche per l’incasso, che ammonta 26 milioni 674 mila euro (+11,13% rispetto al 2018), per una media di 523 mila euro a serata.

 
 

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