Bigon: “Gap salariale enorme tra uomini e donne”

 
 

“I dati della Cgil sul gap salariale tra uomini e donne, pari a quasi il 30%, un’enormità, sono a dir poco sconfortanti. Purtroppo però sono numeri che sorprendono fino a un certo punto, la strada verso la parità di genere è ancora molto lunga. Dobbiamo alllora lavorare su due fronti: da un lato incentivi per incrementare l’occupazione  e l’imprenditoria femminile con percorsi di formazione e riqualificazione, dall’altro politiche per le famiglie che consentano di conciliare occupazione e vita domestica, visto che quest’ultima continua a gravare quasi esclusivamente sulle donne”.

Commenta così Anna Maria Bigon, candidata per il Partito Democratico alle Regionali del 20-21 settembre, il recente studio effettuato da Caaf Cgil Nord Est sui modelli 730, da cui emerge come anche in provincia di Verona il gender gap salariale sia particolarmente elevato, -29,4% per le donne a parità di mansione, che sale addirittura al 37,2% per le pensionate

“Sono numeri che non dovrebbero trovare spazio nel 2020: la parità di genere misura la civiltà e la democrazia di un Paese. Le donne, per esempio, si laureano più degli uomini, più rapidamente e con voti migliori, eppure secondo i dati Istat solo il 14,9% ottiene un contratto a tempo indeterminato. Per non parlare del part time, chiesto da una su tre, perché altrimenti diventa una sfida impossibile combinare lavoro e famiglia; una condizione che si è accentuata durante la pandemia e la chiusura delle scuole. Per questo insisto sulla necessità di migliorare i servizi per la prima infanzia, con un grande piano per renderli completamente gratuiti da zero a sei anni. Anche il Veneto è al di sotto degli obiettivi di Lisbona per la copertura dei posti in asilo nido, 27% contro il 33%: ma con i pochi soldi stanziati dalla Regione questo traguardo resta impossibile da raggiungere”.

 
 

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