Biciclette e rastrelliere inadatte

per gentile concessione di Anna Pasetto
 
 

Stalli liberi e bici alla ringhiera, come ben si vede nella foto. Come mai? Semplice: se si aggancia la ruota a questo tipo di rastrelliera, quando torni trovi lì solo la ruota, il resto della bici se n’è andato!

Ma le rastrelliere con la possibilità di aggancio del telaio erano state studiate e proposte dagli Amici della Bici. Dopo lunghi pensamenti erano diventate quelle standard e ne sono state installate in tutto il territorio cittadino. Si chiamano “modello Verona”, permettono di agganciare il telaio al supporto, non risolvono certo il problema dei furti, ma costituiscono un valido deterrente. Spesso in alcune zone, vedi imbocco di via Cappello, sia davanti alla Biblioteca Civica, sia dalla parte di Piazza Erbe, sono nettamente insufficienti, in altre zone mancano completamente, in altre sono pressochè inutilizzate. Anzichè razionalizzare in base alle relai necessità, si preferisce andare avanti senza programmazione. Poi è arrivato qualche genio che ha riproposto quelle di vecchio tipo, forse per favorire i ladri. Amministrazione Tosi: un passo avanti e tre o quattro indietro!

le rastrelliere “modello Verona”
 
 
Lorenzo Dalai, nato a Verona, laureato in filosofia, sono sposato con Marilisa e ho tre figli. Sono stato responsabile dell’organizzazione aziendale di una catena di supermercati e Consigliere provinciale dal 2009 al 2014. Dal 1980 al 1988 Consigliere nazionale della Federazione Italiana Canoa Kayak, Attualmente Consigliere comunale ad Erbezzo.

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