Con una nota i consiglieri PD Bertucco e Segattini evidenziano, a margine dell’approvazione del bilancio consuntivo di Agec del 2015, come i conti sarebbero potuti essere molto più floridi se solo l’Azienda avesse seguito una gestione maggiormente oculata delle proprie risorse:
“Risalita la china del mutuo delle farmacie che ne ha tenuto inchiodato il bilancio per quasi 10 anni (il lievissimo utile fatto registrare nel consuntivo 2015 si deve proprio alla fine dell’ammortamento di questo mutuo), – rilevano i consiglieri – sarebbe stato lecito attendersi da Agec un consuntivo 2015 più vitale e frizzante rispetto agli altri anni, se non altro perché l’azienda gestisce una patrimonio immobiliare che non ha tanti eguali in Italia. Invece la delusione traspira da ogni riga della stessa proposta di deliberazione portata ieri in Consiglio comunale dalla Giunta, dunque un documento scritto non dall’opposizione cattiva, ma dagli uffici comunali e approvato da Sindaco, Giunta e Assessore competente.
Sotto il profilo dell’amministrazione interna si legge che l’azienda, malgrado i solleciti, non ha ancora aggiornato “i regolamenti interni in materia di assunzioni del personale e di conferimento degli incarichi”. Si stigmatizza l’eccessivo ricorso a consulenze esterne (“Preme invece rilevare che l’azienda ricorre a progettazioni esterne pur disponendo del personale dipendente”, pag. 7 allegato).
Il settore cantieri – fondamentale per tenere in salute gli immobili da affittare, è ridotto ai minimi termini, registrando “un valore della produzione di € 129.301,00, in diminuzione del 72,2% rispetto al 2014”.
In breve, questo non è il bilancio di una azienda in salute che ha voglia di ripartire mettendosi a disposizione della comunità, è il bilancio di una azienda che vivacchia in attesa di essere ridotta in polpette e data in pasto al progetto di “grande holding” i cui contorni sono ancora del tutto oscuri”.