Riceviamo e pubblichiamo la nota di Michele Bertucco consigliere comunale di Verona e Sinistra in Comune.
“La manfrina che l’amministrazione sta facendo sulla sicurezza di ponti e cavalcavia comincia a diventare di cattivo gusto: l’intervento su Ponte Nuovo deve essere realizzato il prima possibile indipendentemente dalla eventualità che il governo permetta di svincolare parte dell’avanzo di amministrazione. Salvini e Di Maio hanno tante responsabilità ma non quella di assicurare gli interventi necessari la cui “urgenza” è nota da più di 10 anni.
Nel sopralluogo del 22 giugno 2005 si evidenziava infatti “la mancanza di copriferro e l’avanzato stato di corrosione delle barre di armatura longitudinale, unitamente alla parte inferiore delle staffe”. Ma da allora è stato un continuo susseguirsi di altre verifiche e di nuovi sopralluoghi, nel 2006, 2010, 2011 e nel 2012, come se il ponte nel frattempo potesse aggiustarsi da solo. Per arrivare al progetto definitivo da 3,3 milioni di euro occorre attendere il dicembre 2016.
Sono passati altri due anni e ancora non abbiamo una data certa dell’intervento. Ricordiamo che la decisione di chiudere il ponte ai mezzi pesanti e di disegnare ai lati due corsie ciclabili non venne presa da Tosi in un’ottica di sviluppo della mobilità sostenibile ma per ragioni di sicurezza. Le relazioni tecniche mettevano infatti in evidenza che “mentre le tre travi centrali appaiono ben conservate, e le travi di bordo sono moderatamente degradate, quelle in corrispondenza della transizione tra marciapiede e sede stradale hanno subito un gravissimo attacco che ne ha seriamente compromesso la capacità portante”.
La maggioranza di Federico Sboarina ci aveva fatto credere che c’era la volontà di rimettere l’attività amministrativa sui giusti binari, invece si continua con il solito andazzo di incuria e indifferenza: la manutenzione ordinaria non viene eseguita e quando gli interventi diventano urgenti e indifferibili è sempre un problema trovare i fondi col rischio di mettere a repentaglio la sicurezza dei cittadini“.