Benini: “Città ferma, maggioranza-caravanserraglio”

 
 

Riceviamo e pubblichiamo la nota di Federico Benini, consigliere comunale del Partito Democratico.

Sboarina non ha fatto in tempo a ricomporre le divergenze con il gruppo di Verona Domani che già deve difendersi dall’assalto dei fedelissimi di Michele Croce il cui uomo in consiglio comunale si è di fatto posto fuori dalla maggioranza. Queste beghe continue sono l’esito logico di una maggioranza raccogliticcia. Al primo turno la coalizione di Sboarina aveva raccolto solo 28% dei consensi e per prevalere sugli avversari al secondo turno ha imbarcato di tutto, mettendo insieme una armata Brancaleone senza pari nella storia di Verona: tosiani pentiti e anti-tosiani; liberali e fondamentalisti cattolici, neofascisti e democristiani, garantisti con i giustizialisti pentiti di Michele Croce… un caravanserraglio nascosto dietro ad un programma generico che ha promesso tutto e il contrario di tutto, ma che in quanto a realizzazioni concrete si sta avvicinando allo zero assoluto. Dal punto di vista amministrativo la città è ferma: le commissioni si riuniscono ormai solo su insistenza delle minoranze; la giunta non produce proposte di delibera e il consiglio non si riunisce se non su impulso delle minoranze. Intanto la città, vittima di questa guerra tra bande, sta vivendo un regresso pericoloso. Cosa aspetta Sboarina a fare una seria verifica di governo e a prendere atto che non è in grado di gestire la sua maggioranza?

 
 

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