Beagle come cavie da laboratorio, Maturi e Bocchi (Lega) in pressing: “Indagini a tutto tondo”.

 
 

Circa 20 cuccioli di Beagle, di appena 4 mesi, sono arrivati dall’Italia alla Francia per giungere al centro sperimentale di proprietà di una nota multinazionale farmaceutica con sede anche a Verona. Un triste destino per questi poveri cagnolini, destinati a diventare cavie da laboratorio.

Così il deputato della Lega Filippo Maturi, parlamentare e responsabile nazionale del Dipartimento tutela Biodiversità e Benessere Animale. “La legge italiana – ricorda il deputato – limita fortemente il ricorso a questa pratica inumana, concedendo l’autorizzazione solo in casi specifici. Con la consigliera di Verona, Laura Bocchi, nota per aver fatto liberare solo qualche mese fa tre macachi dell’Università del capoluogo usati come cavie, indagheremo sulla provenienza di questi sfortunati cuccioli”.

E’ necessario verificare il rispetto di quanto previsto dal Decreto legislativo 26 del marzo 2014: la provenienza da allevamento autorizzato alla produzione di animali per la sperimentazione, le cartelle singole di ogni cane con relativo microchip, l’autorizzazione della sperimentazione con i cani e relazione sul perché del loro utilizzo, l’autorizzazione dello stabulario e l’invio del controllo sanitario per valutare le condizioni di detenzione” conclude Maturi.

 
 

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